Scuola, i presidi della Valpolcevera: "Sistema al collasso: si cambino norme su tamponi"

di Marco Innocenti

"Non riceviamo i decreti di Alisa necessari per i tamponi gratuiti: si rendano validi i provvedimenti della scuola con un'autocertificazione"

Nessun allarme ma la volontà comune di trovare un percorso condiviso e soprattutto attuabile per gestire una situazione che, nelle scuole, sta diventando ogni giorni più critica. E' lo spirito col quale stamani si sono riuniti, nel cortile dell'Istituo Comprensivo di Teglia, i dirigenti e alcuni insegnanti delle scuole della Valpolcevera, insieme ai rappresentanti del territorio, Municipio V e comuni limitrofi a Genova, ai medici e ai pediatri. Sul tavolo, le difficoltà di una burocrazia farraginosa, spesso anche lacunosa, difficilmente comprensibile sia per le scuole che per le famiglie. Ma anche la difficoltà nell'effettuare i tamponi necessari nel corso della sorveglianza attiva, per non parlare poi della quasi totale impossibilità di dialogare con gli uffici Asl preposti, dove pochi medici hanno sulle spalle il peso di gestire una mole di lavoro insostenibile.

"Non mi piace parlare di allarme - spiega Maria Elena Tramelli, dirigente scolastico dell'Isituto Comprensivo di Teglia - Preferisco sottolineare che la nostra vuole essere una testimonianza civile, una forma di confronto e di proposta perché noi stiamo rappresentando qualcosa come 7mila famiglie, da Borzoli fino a Certosa. Siamo 8 dirigenti di istituti comprensivi e due di altrettante scuole secondarie di secondo grado. Abbiamo fatto questa scelta territoriale perché riteniamo che sia fondamentale l'interlocuzione col territorio, specialmente in un momento molto complesso. La nostra vuol essere la testimonianza di un sistema che non sta reggendo, che è al collasso perché non stiamo ricevendo i decreti del dipartimento di prevenzione di Alisa. Questo blocca la possibilità per le famiglie di avere i tamponi gratuti ma non è questo l'unico problema".

All'incontro, svolto come detto nel cortile dell'Istituto Comprensivo di Teglia, erano presenti i dirigenti di altri istituti della vallata, come Certosa, Rivarolo, Bolzaneto, Pontedecimo, Ceranesi-Campomorone, Sant'Olcese-Serra Riccò e Borzoli, oltre a due scuole superiori, il Gastaldi-Abba e il Gaslini-Meucci.

"Siamo di fronte a una normativa molto complessa - prosegue Tramelli - I ragazzi però sono tranquillamente in classe e questa nostra iniziativa nasce come alleanza educativa tra scuola, genitori e pediatri. Tante volte in questo periodi ci siamo confrontati per trovare soluzioni a situazioni complesse, ma questo vuole sottolineare anche un'alleanza che dev'esserci sempre sul territorio. Vogliamo rilevare le problematiche di un sistema al collasso ma la nostra proposta è di alleggerire e, se possibile, ritenere validi i provvedimenti che la scuola intraprende, per le farmacie, insieme ad un'autocertificazione della famiglia, in modo tale da sveltire la pratica dei tamponi. Allo stesso tempo, si aiuterebbe il dipartimento in questo momento di difficoltà".

"Queste regole in continuo aggiornamento sta mettendo in ginocchio il sistema - commenta Federico Romeo, presidente del Municipio V Valpolcevera, presente all'incontro - Per questo ho proposto un tavolo di confronto tra le amministrazione, i dirigenti e i medici per stilare una serie di proposte chiare da presnetare a Regioen Liguria. Così non si può andare avanti, le famiglie hanno davanti tutta una serie di ordinanze confuse e i dirigenti scolastici si stanno accollando anche delle responsabilità sanitarie che non competono loro. Molti cittadini, che non sanno più a chi rivolgersi, chiamano anche noi del Municipio. Ma anche per noi è molto difficile destreggiarsi nel ginepraio di norme, cavilli e difficoltà. Per dirne una: abbiamo riaperto il centro tamponi qua a Teglia, ma mancano i tamponi".