Sarzana ancora sotto choc. Viaggio tra le bellezze del centro storico e la periferia terra di nessuno

di Matteo Angeli

2 min, 24 sec

L'elegante centro storico negli anni ha conquistato artisti, studi di architettura e moderne gallerie d'arte. La periferia di notte invece è terra di nessuno

Sarzana ancora sotto choc. Viaggio tra le bellezze del centro storico e la periferia terra di nessuno

DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO ANGELI

Sarzana è sotto choc. Due omicidi in pochi giorni hanno sconvolto gli abitanti di questa piccola cittadina dell'estremo levante ligure ad un passo dal confine con la Toscana.

Siamo in val di Magra, piena Lunigiana. Nei bar e nella bellissima piazza centrale non si parla d'altro. C'è chi conosceva Carlo, noto come Camilla, trovato cadavere ieri mattina in via Bradiola, in una località conosciuta come "i due laghi".

"Sapevamo che doveva vendersi per pagarsi le cure ormonali, aveva un salone di bellezza a Ceparana fino a qualche anno fa. Poi lo dovette chiudere e andò in crisi" racconta una donna intenta a sfogliare le pagine di un quotidiano locale. "No, lei invece mai vista" dice indicando Nevila, la donna trovata morta domenica mattina nei pressi del greto del torrente Parmigola. 

Nevila e Carlo sono stati uccisi a una decina di chilometri di distanza. O chissà magari la stessa sera. Ancora non è stato definito con esattezza come sono andate le cose e cosa abbia spinto, magari anche la stessa mano, ad agire con così tanta ferocia.

Due delitti ambientati in una Sarzana differente da quella che emerge camminando a piedi per l'elegante centro storico medievale che negli anni ha conquistato artisti, studi di architettura e moderne gallerie d'arte. Di notte in una parte di Sarzana, o comunque in alcune parti, gli scenari cambiano e parecchio.

Basta lasciare la statale per prendere una delle tante stradine secondarie che portano all'interno per scoprire mondi e spazi che di giorno, ma soprattutto quando arriva il buio, diventano terra di nessuno.
Piccoli torrenti che sfociano poi nel Magra, qualche piantagione di basilico, qualche abitazione isolata e poi il degrado con vetture abbandonate, copertoni bruciati, spazzatura ovunque  e tanta sporcizia. Via Bradiola e la zona del torrrente Parmignola si assomigliano e di notte diventano la stessa cosa: terra di prostitute, transessuali, clienti in cerca di qualcosa di forte e giri strani.

E in questo giro strano era solito esserci Daniele Bedini, l'artigiano carrarese di 32 anni sospettato di aver ucciso Nevila Pjetri. L'uomo, secondo quanto emerge dalle indagini, spesso frequantava di notte quei posti muovendosi a bordo di un pick-up. 

Bedini, interrogato nella caserma dei Carabinieri, nega un suo coinvolgimento nelle vicende ma gli inquirenti sono sicuri di aver fatto centro. La pistola che il padre non trovava più da tempo è compatibile con l'arma dei delitti ed altre prove sembrano andare in questa direzione, Ed è pure piuttosto evidente che ci sia un collegamento tra i due omicidi.

Sarzana, accaldata e ancora travolta da tanta "notorietà" aspetta di conoscere la verità per tirare un sospiro di sollievo. Qualcuno infatti evocava già il nome di Donato Bilancia, il serial killer responsabile di 17 omicidi tra il 1997 e il 1998 in Liguria e Basso Piemonte. Prostitute e transessuali le sue vittime...