Santuario dell'Acquasanta, Voltri: la riscoperta delle reste, le tradizioni e la devozione di migliaia di fedeli

di Matteo Angeli

Il sindaco di Mele Mirco Ferrando:"La nostra confraternita nata nel 1475 è stata la prima a salire sù e quindi ha acquisto una serie di privilegi"

Ubicato immediatamente di là dello spartiacque che separa il territorio comunale di Mele da quello di Genova, il Santuario dell'Aquasanta è da secoli un luogo di devozione per migliaia e migliaia di fedeli. Dal 1600 in poi le cronache del tempo testimoniano del grande prestigio del Santuario, dove accorrevano “gran truppe di pellegrini” e “intere popolazioni”. Si ha memoria certa che, sin dal XVI secolo, arrivassero in processione le antiche Confraternite genovesi, molte delle quali continuano ancor oggi a farlo ancora oggi durante il periodo estivo.
Passano i secoli ma non il fascino di un luogo che attira da sempre tanti fedeli. Un luogo tenuto "vivo" anche dalla passione di tanti volontari da impegnati con iniziative di ogni tipo necessarie anche per accogliere fondi.

E proprio al santuario dell'Acquasanta è rinata la tradizione delle reste, le collane di nocciole tipiche della tradizione genovese che negli ultimi anni si potevano trovare soprattutto alla Madonna della Guardia. 

"Ci sono rimasto malissimo quando ho visto che nessuno le faceva più e così insieme a mio padre ci siamo detti: facciamole noi" spiega Matteo Frulio, architetto di Voltri e grande appassionato del Santuario e delle sue tradizioni.

"E no! Non doveva rimanere un ricordo, che di cose per strada ne abbiamo perse abbastanza.
Così mi sono messo a studiare, a fare piccole ricerche e a farle. E sono contento che le prime siano finite a Masone per ringraziare Simone Ottonello e chi gli ha fornito le nocciole del territorio. Seconda tappa a Carloforte, donate ad amici e con-fratelli.
Mi son messo a fare reste con mio padre. Abbiamo riprodotto ad Acquasanta la bancarella della famosa venditrice di nocciole e reste Caterina Campodonico da anni a Staglieno con la sua tomba - statua. Nessun commercio. Il ricavato va al Santuario e ai suoi volontari per restaurare la culla di Maria bambina. Non mi sto vantando. Nè c'è alcunchè di speciale. Ma ho certamente la gioia di portare avanti una tradizione considerata ormai per persa e che questa possa essere utile".
 
Il sindaco di Mele Mirco Ferrando è orgoglioso di tutto questo. "Il Santuario è collocato nella parte genovese di Acquasanta perchè il paese è diviso in due, da una parte le terme e la chiesa dall'altra il grosso dell'abitato. E' il nostro Santuario mariano da secoli, la nostra confraternita nata nel 1475 è stata la prima a salire sù e quindi ha acquisto una serie di privilegi. Tra l'altro è l'unica che mai ha mancato il pellegrinaggio annuale del 15 agosto, anche nei periodi più bui".