Sanremo, via al Festival della Moda maschile: 40 anni di alta sartoria italiana

di Edoardo Cozza

In mostra nelle sale del casinò i lavori dei maestri sartori protagonisti dell'evento dal 1952 al 1990

L'abito Dinner Jacket tre pezzi, completo di papillon in kid mohair grigio e raso seta, realizzato per il presidente J.F. Kennedy nel 1963, è il pezzo forte in mostra al Festival della Moda maschile, che si è aperto sabato sera al Casinò di Sanremo, dedicato ai maestri sartori italiani, protagonisti dell'evento dal 1952 al 1990. Era il 12 settembre 1952 quando il direttore del periodico Arbiter, Michelangelo Testa, proprio nella casa da gioco matuziana apriva la prima edizione dell'evento, che torna nella sua sede originaria per celebrare il Made in Italy.

"L'alta sartoria maschile torna a Sanremo con un appuntamento di grande livello che si inserisce nel solco dello storico legame fra la nostra città e la moda uomo - ha affermato il sindaco della città dei Fiori, Alberto Biancheri, a margine dell'inaugurazione -. Un legame nato nel 1952 che ha poi dato origine ad un appuntamento fisso molto seguito, non solo dagli addetti ai lavori".

Diversi i momenti espositivi: quello dedicato alle testimonianze delle tante edizioni del Festival con alcuni dei protagonisti e le loro creazioni; quello riservato al periodico Arbiter con una selezione delle migliori copertine d'autore e ancora la sezione riservata a 'La Grande Bellezza', di Paolo Sorrentino, firmata Attolini Cesare, in cui si può ammirare una selezionata selezione di giacche che 'jep Gambardella', al secolo Toni Servillo, indossò nell'omonima pellicola premio Oscar 2014. Per arrivare allo smoking grigio con revers a scialle che è stato cucito per John Fitzgerald Kennedy nel giugno del 1963, in lana mohair con gilet in seta. Fa parte di un intero guardaroba che la Sartoria Litrico con Angelo creò per il presidente.

"Con questa esposizione - afferma il presidente della casa da gioco, Adriano Battistotti - Il Casinò diventa palcoscenico per raccontare la storia di un festival che era nostro e che vogliamo far rivivere, esaltando l'eccellenza di un artigianato di grande qualità, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo".

All'apertura del Festival la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni ha inviato un video messaggio, nel quale, esaltando le potenzialità del Made in Italy, ha affermato: "Il settore della moda è uno di quelli che ha sofferto di più durante il periodo del Covid, perché ovviamente la chiusura non solo dei negozi, ma anche della vita sociale, ha limitato il tipo di abbigliamento i capi di sartoria. Come governo stiamo cercando di dare sostegno a quello che ritengo sia il tessuto che ci racconta all'estero e che va tutelato e riconosciuto"