Sampdoria, Pirlo a 'Il Secolo XIX': "L'omologa puo' dare tranquillità. Non possiamo permetterci altri passi falsi"

di Redazione

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L'allenatore blucerchiato ospite ieri sera al Festival dello Sport di Trento

Sampdoria, Pirlo a 'Il Secolo XIX': "L'omologa puo' dare tranquillità. Non possiamo permetterci altri passi falsi"

L'allenatore della Sampdoria Andrea Pirlo è stato uno degli ospiti della sesta edizione del Festival dello Sport, evento organizzato da La Gazzetta dello Sport che quest'anno si è tenuto a Trento. In un'intervista rilasciata a margine dell'evento - oggi disponibile su "Il Secolo XIX", -  l'allenatore blucerchiato parte dal bilancio in questa prima parte di campionato: "Non ci aspettavamo un inizio così difficile. Difficile sì, così no. Significa che non facciamo tutto quello che dobbiamo fare, che dobbiamo migliorare sia sotto il profilo tecnico e tattico sia sotto il profilo del carattere. Perché questa non è una posizione da Sampdoria, non è dove la Sampdoria deve stare".


Intanto il Tribunale ha comunicato di avere omologato il piano di ristrutturazione del debito: "Può far bene certamente, se non altro sotto il profilo della tranquillità. È stato un passaggio lungo e faticoso, con qualcuno che ha messo anche i bastoni tra le ruote. Ma alla fine è arrivata. Mercato di gennaio? Non me ne voglio nemmeno occupare. Quello che dobbiamo fare noi è vincere contro il Cosenza. A questo dobbiamo pensare, non possiamo permetterci di andare oltre. Per tirarci fuori da questa situazione bisogna guardare partita dopo partita».


Sui problemi della squadra: "A livello psicologico sicuramente perdiamo qualcosa, in personalità. Quando vieni da un anno che non vinci in uno stadio ti può frenare qualcosa nella testa e quel qualcosa si trasmette poi nelle gambe, ma dobbiamo andare oltre perché non possiamo permetterci di fare altri passi falsi. Anche se abbiamo tanti ragazzi giovani, i giovani adesso qualche partita l’hanno fatta, hanno capito cosa significa giocare nella Sampdoria e fare il campionato di Serie B quindi dobbiamo cercare di cambiare marcia" E ancora: "Quando ho parlato di difficoltà di giocare in uno stadio così intendevo dire che quando le cose vanno bene è una spinta in più ma quando le cose non vanno bene magari chi non è abituato a giocare con venticinquemila persone, perché tanti non ci hanno mai giocato e sono alle prime presenze da professionisti, un po’ di tensione te la dà. Se poi non vinci la tensione aumenta. Perché tutti vorrebbero giocare con lo stadio pieno ma a volte, in determinate circostanze, può creare problemi".


Capitolo infortunati: "Ci è mancato Pedrola tra gli esterni d’attacco, vediamo chi riusciremo a recuperare. Depaoli è probabile che torni a disposizione, Conti ha ricominciato ma è fermo da tanto tempo"


Infine sui recenti avvenimenti legati al calcioscommesse: "Dispiace perché sono coinvolti giocatori patrimonio del nostro calcio. È un peccato, hanno tutto, fama, soldi, il lavoro più bello del mondo. Ne ho parlato anche con i miei ragazzi. Speriamo non ci sia altro rispetto a quanto emerso in questi giorni».