Sampdoria: Manfredi "commissariato", più poteri a Walker (che sostiene Donati in panchina) in attesa della svolta societaria

La situazione ai vertici della Sampdoria sta rapidamente evolvendo: il presidente Matteo Manfredi è ormai ridimensionato. La scelta di privare Manfredi di poteri concreti è stata presa da Joseph Tey, azionista di controllo del club, che sarebbe stato avvistato in giornata a Milano all'hotel Principe di Savoia. Il ridimensionamento di Manfredi conferisce più potere a Nathan Walker, uomo di fiducia di Tey e quindi figura sempre più centrale nello scacchiere dirigenziale. Sebbene Manfredi formalmente rimanga in carica, di fatto è ormai semplice esecutore di decisioni degli altri azionisti, con un margine operativo quasi azzerato.

La società si trova così in uno stato di "commissariamento di fatto", sospesa nell’attesa di una svolta societaria che potrebbe ridisegnarne completamente l’assetto. Nathan Walker ha assunto un ruolo predominante, con ampi poteri in vista di una possibile ristrutturazione o cambio di proprietà.

Intanto, anche a livello tecnico qualcosa si muove: Massimo Donati sembra sempre più vicino alla panchina, sulla base di una decisione presa proprio da Walker sulla base di un algoritmo selettivo. Il 44enne tecnico friulano, al Doria da calciatore nella stagione 2003/'04, ha finora allenato Sambenedettese, Legnago e, lo scorso anno nella serie A greca, l'Athens Kallithea. Il clima resta incerto, ma una cosa è chiara: la Sampdoria va verso importanti novità e le prossime settimane saranno decisive.

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