Sampdoria, la rivoluzione dal Cda allo sfaff medico: Baldari verso le Women, Mancini ds. No alla sede a Bogliasco

di Maurizio Michieli

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Pur possedendo ancora un cospicuo pacchetto di azioni, Ferrero non potrà esigere un proprio rappresentante nel Consiglio di amministrazione

Sampdoria, la rivoluzione dal Cda allo sfaff medico: Baldari verso le Women, Mancini ds. No alla sede a Bogliasco

Com'era prevedibile, con l'avvento della nuova proprietà Radrizzani-Manfredi alla Sampdoria è in atto una vera e propria rivoluzione a tutti i livelli. La prima mossa ha riguardato la squadra, con l'ingaggio del nuovo allenatore Andrea Pirlo e il varo annunciato della "linea verde" che prevede l'inevitabile rinuncia al rinnovo del contratto a Fabio Quagliarella. Una scelta dolorosa, discutibile sul piano affettivo, ma legittima oltre che chiarificatrice: meglio non generare equivoci da subito ed evitare di trascinare situazioni ambigue.

Parallelamente sta prendendo forma il nuovo consiglio di amministrazione: le dimissioni di Antonio Romei e Gianni Panconi (figura fondamentale nell'operazione di salvataggio del club, oltre che professionista di atavica fede blucerchiata) hanno spalancato la porta alla necessità di rinnovare il consiglio di amministrazione, che per statuto non può scendere al di sotto dei tre membri. probabili, attraverso la convocazione di una nuova assemblea dei soci, gli ingressi di Francesco De Gennaro (avvocato di Andrea Radrizzani) ed Ennio Vitullo (Gestio Capital, braccio destro di Matteo Manfredi).

Va specificato che, pur possedendo ancora un cospicuo pacchetto di azioni della Sampdoria, Massimo Ferrero non potrà comunque pretendere la nomina di un proprio rappresentante all'interno del Cda, che sarà espressione esclusiva della proprietà. Restano da definire le posizioni di Marco Lanna e Alberto Bosco. Al primo potrebbe essere proposta la vicepresidenza con delega al rapporto con i tifosi, il secondo (da tanti anni direttore operativo a Corte Lambruschini, con deleghe importanti come la gestione dei conti correnti) è un dipendente della società e come tale sarà "trattato".

In merito al direttore sportivo, il ruolo potrebbe essere assegnato ad Andrea Mancini (figlio di Roberto) che arriva alla Sampdoria come membro dell'area scouting di Lorenzo Giani ma avendo il patentino da ds ed essendo cresciuto con i suggerimenti di Andrea Paratici avrebbe sicuramente i requisiti per occurare la casella ancora libera e da riempire entro il 15 settembre.

I cambiamenti radicali stanno riguardando anche l'area sanitaria, che sarà rivoluzionata all'insegna di una diversa filosofia di base: rafforzare il ruolo, anche decisionale, di preparatori, fisioterapisti, recuperatori degli infortunati, "ridimensionando" (anche a livello numerico) quello dei medici.  Il che non implica il venire meno del loro ruolo fondamentale a livello di responsabilità. Allo storico doc Amedeo Baldari è stato proposto di occuparsi delle Women (cosa peraltro che ha già fatto anche in passato) e la risposta dovrebbe essere positiva.

Pirlo avrebbe suggerito al suo posto come responsabile sanitario della squadra maschile il nome del fisioterapista/osteopata Marco Cesarini, 45 anni, nella scorsa stagione a capo dell’area medica dello Sheffield United, con esperienze nel Fulham, Henan, Watford, Milan e Brescia. Probabile ritorno anche di Marco Bruzzone, ex blucerchiato dal 2002 al 2011, per la carica di medico sociale, obbligatoria anche per andare in panchina.

Per quanto riguarda il settore giovanile, Gianni Invernizzi firmerà a breve il rinnovo del contratto ma non avrà poteri su Allievi Nazionali e Primavera, bensì dovrà occuparsi dagli Under 17 in giù. Rimane da completare anche la casella del nuovo allenatore della Primavera blucerchiata, non essendo stato rinnovato il contratto di Felice Tufano.

Naturalmente il nuovo corso non implica scelte solo sugli uomini ma anche, per esempio, sugli immobili: la nuova, ventilata sede della Sampdoria, in via Cavour, a Bogliasco non interessa assolutamente alla nuova proprietà, che sta studiando i termini per poterla dismettere.