Sampdoria, il nuovo corso di Lanna e Giampaolo

di Claudio Mangini

2 min, 18 sec

Da un lato una società che vuol ricostruire il rapporto con la tifoseria, dall'altro un tecnico che sembra tatticamente meno intransigente di un tempo

Sampdoria, il nuovo corso di Lanna e Giampaolo

«Stiamo lavorando con un gruppo ampio e unito», ha detto lunedì sera a Telenord Marco Lanna, presidente e garante nei confronti dei tifosi per la sua indubbia sampdorianità. E ha citato non solo il consigliere Romei, gli operativi dell’area tecnica Osti e Faggiano, ma altri uomini-società, a cominciare dal direttore operativo Bosco, dall’altro consigliere Panconi e dal segretario generale Ienca. Un’altra Samp, dopo l’era Ferrero. In campo anche, un'altra Sampdoria. Qualcuno ha dubbi che la classifica sarebbe di ben altra caratura se fosse stata questa rosa (con Gabbiadini) a iniziare il campionato?

Giampaolo, dopo la partita con il Sassuolo, non ha nascosto la soddisfazione. Ma ha tenuto a sottolineare: «La strada è lunga e difficile, si starà in altalena fino alla fine. Non bisognerà perdere mai la fiducia, nel bene come nel male. Bisogna saperci stare nella bagarre». Esempio lampante: l’infortunio di Gabbiadini. Ma si è rimediato in fretta, e nel miglior modo possibile (Giovinco).

E, allora, vale la pena di fare tre considerazioni. Prima: la caratura di squadra, oggi, non è certo da zona retrocessione, Sensi e Candreva rappresentano una coppia di qualità superiore. Secondo: questa Sampdoria che il neopresidente definisce «unita» trasmette all’esterno un’immagine ben diversa da quella precedente. In meglio, ovviamente. Terzo:  Giampaolo è apparso più maturo e consapevole, con la capacità di concedere libertà ai giocatori, assecondandone la caratteristiche (Candreva, innanzitutto) all’interno di un modulo di gioco e non ingabbiandole dentro il modulo di gioco. Che, peraltro, ha variato a partita in corso, cosa che non si ricorda nella sua prima vita sampdoriana.

Detto tutto questo e ricordato che Lanna e la società hanno in programma iniziative per ricucire e rilanciare il rapporto con i tifosi (presenze comunque in crescita nell’ultima sfida), domenica si riparte contro il Milan, una delle dominatrici del campionato. Pronostico scontatamente sfavorevole, ma Sampdoria che potrebbe diventare la mina vagante, o una delle mine vaganti, del campionato. Seguirà l’Empoli in casa e batterlo avrebbe il doppio effetto di guadagnare preziosi punti salvezza e mettere una cintura di pesi alle volate della sorpresa del girone d’andata, facendola, forse addirittura, scivolare in zona calda. Da domenica alla sosta decisiva per la Nazionale di Mancini (con Sensi convocato?) ci sono sei partite con tre scontri diretti (Empoli in casa, Udinese e Venezia fuori) e tre sfide-roulette russa contro Milan e Atalanta in trasferta e Juventus a Marassi: forse, come dice Giampaolo, si starà in altalena fino alla fine, ma fra meno di un mese e mezzo tutto potrebbe essere molto più chiaro.