Sacchi di letame davanti sede Casapound, il blitz firmato dagli antifascisti
di Redazione
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L'indignazione di Plinio: “Ora basta, si firmano anche, fermateli”
Sacchi di letame rovesciati davanti alla sede di Casapound in via Montevideo a Genova e due sigle identiche sulle saracinesche, “antifa”, come a firmare il gesto. Sul blitz contro i locali del partito di estrema destra hanno avviato le indagini i poliziotti della digos che hanno acquisito le immagini delle telecamere della zona.
Il raid dell'altra sera è solo l'ultimo di una lunga serie e fa infuriare il leader di Casapound di Genova Gianni Plinio, storico esponente della destra ligure: “Credo che sia ora di dire basta a questi attacchi, oltrettutto sono firmati da una sigla, “anti” che è facilmente identificabile, per questo chiedo che le forze di polizia intervengano e mettano fine a queste intimidazioni”.
I sacchi di letame davanti alla sede di via Montevideo arriva a due settimane dal comizio di Casapound in piazza Marsala e della manifestazione antifascista che ha visto disordini con la polizia, due arresti e 26 antifascisti denunciati.
E per il tradizionale corteo del 30 giugno, in ricordo dei fatti del 1960, Genova antifascista ha indetto il concentramento in piazza Alimonda, la piazza dove durante il G8 del 2001 fu ucciso Carlo Giuliani, una piazza a due passi dalla sede di Casapound.
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