Rsa Santa Marta, l'appello dei famigliari: "Allontanate i positivi dalla struttura"

di Redazione

"Mia mamma è ricoverata, è negativa ma la paura è tanta"

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"Mia mamma di 92 anni è ricoverata, per il momento il tampone è negativo ma la paura è tanta. Ci sono un sessantina di ospiti, ieri sera ho parlato con un medico e mi ha sssicurato che gli ospiti positivi sono stati isolati, però sono tutti all'interno della stessa struttura e il personale è sempre lo stesso." È l'affermazione carica di preoccupazione di una parente di un'ospite della rsa Santa Marta a Quarto, dove ieri è scoppiato un nuovo focolaio di coronavirus. 29 persone, tra ospiti e dipendenti, sono risultati positivi al test creando il panico nei famigliari.

"Ho appreso la situazione con una notizia su Facebook, questo mi ha dato molto fastidio. La struttura ha chiuso subito all'inizio pandemia, sono tre mesi che non posso salutare mia madre. Vorrei solo che fosse protetta un po' di più e che i positivi fossero allontanati dalla struttura. Posso videochiamare mia mamma una volta a settimana, adesso hanno sospeso anceh questo servizio. Il medico, secondo me, era sotto shock."

La vicenda della rsa Santa Marta potrebbe finire sotto la lente della procura. Nelle prossime ore, infatti, il gruppo Salute e lavoro che si occupa dell'inchiesta per pandemia colposa nell'ambito della quale sono indagati sei direttori sanitari di altrettante strutture, valuterà se vi siano stati errori nella gestione e se il contagio poteva essere evitato. Una paziente era stata ricoverata 15 giorni fa al San Martino per una frattura alla tibia e al perone. Era stata sottoposta a doppio tampone risultando negativa e era tornata nella rsa. Dopo alcuni giorni era stata ricoverata di nuovo al San Martino per i sintomi del Covid. Nei giorni successivi erano stati accertati altri casi di positività.