Rossi: "Investimenti su traghetti nuovi e da sistemare prioritari rispetto al resto"

di Edoardo Cozza

Il segretario generale di Assarmatori a Telenord spiega come dovrebbero essere utilizzati i 500 milioni del Mims

Nel corso della tavola rotonda "La portualità italiana: transizione ecologica e digitalizzazione" organizzata da Telenord è intervenuto il segretario generale di Assarmatori Alberto Rossi: "Ci saranno 500 milioni per il nostro settore che il Mims erogherà: 50 dovrebbero essere destinati, ci dicono fonti del ministero, agli investimenti per le barche portuali, quindi le imbarcazioni dei bacini cosicché possano essere adeguate all'utilizzo di carburanti meno inquinanti; altri 225 milioni saranno destinati alla costruzione di nuove unità traghetti, per le cosiddette 'autostrade del mare', quindi navi che stazionano per la maggior parte del tempo nei porti italiani anche o soprattutto quelli più vicini alle città; i restanti 225 per il refitting di traghetti: qui chiediamo che l'investimento sia prioritario rispetto a qualsiasi altro settore".

Un accenno Rossi lo fa anche ai carburanti: "È importante considerare lng come alternativa, ma è già una realtà: però è pur sempre un carburante fossile. Non dobbiamo dimenticare il biodiesel che ha proprietà meno impattanti, ma serve attenzione da parte del regolatore perché è molto costoso e fuori mercato. Idrogeno? Solo ipotesi: esistono motori che sono sotto collaudo, ma ancora appare abbastanza impraticabile ad oggi".