Ritardi veicoli sulla A12 La Spezia-Sestri Levante: AGCM notifica a Salt una sanzione da 700 mila euro, pronto il ricorso
di Redazione
"La fattispecie contestata con il provvedimento non presenta gli elementi minimi e necessari per ipotizzare l’esistenza di una qualsivoglia pratica commerciale scorretta ai sensi della normativa nazionale ed europea di riferimento"
La nota di Salt:
"A conclusione di un procedimento avviato nei confronti di SALT per pratica commerciale scorretta (relativo ad asseriti ritardi subiti dai veicoli nella percorrenza del tratto A12 La Spezia – Sestri Levante), l’AGCM ha irrogato a SALT una sanzione di euro 700.000,00.
Contro tale provvedimento la Società presenterà ricorso al Tar Lazio, e ciò in quanto la fattispecie contestata con il provvedimento non presenta gli elementi minimi e necessari per ipotizzare l’esistenza di una qualsivoglia pratica commerciale scorretta ai sensi della normativa nazionale ed europea di riferimento.
Nel corso del procedimento, SALT ha dato ampia prova di avere agito con la massima diligenza, realizzando gli interventi sulla tratta di cui è concessionaria (i.e. interventi di adeguamento delle gallerie che hanno cagionato i ritardi) per adempiere alle norme vigenti intervenute. Inoltre, la concessionaria ha altresì dimostrato, fornendo una corposa serie di dati illustrati mediante studi analitici sul traffico e sui tempi di percorrenza, che, nella tratta in questione, non vi sono stati ritardi significativi, come prospettato dall’Autorità nel provvedimento sanzionatorio.
Va infine aggiunto che i meccanismi di funzionamento della normativa autostradale sono profondamente diversi da quelli che operano in materia di trasporto ferroviario o aereo. Invero, il contratto di messa a disposizione dell’infrastruttura, stipulato con il consumatore, non ha per oggetto il trasporto di un passeggero da un luogo all’altro entro un determinato tempo, ma semplicemente la possibilità, per lo stesso, di percorrere un tratto di autostrada per raggiungere una destinazione. Ovviamente, poiché i lavori di manutenzione dell’infrastruttura sono necessari per garantire la sicurezza e la qualità del servizio agli utenti, essi risultano inevitabili. Non solo, in forza del contratto di concessione con il ministero, della normativa settoriale e della regolamentazione dell’Autorità di regolazione dei trasporti, se questi non venissero realizzati determinerebbero una responsabilità in capo alla concessionaria, che avrebbe quale conseguenza il ristoro dei danni per l’inadempimento contrattuale nei confronti della parte pubblica concedente, nonché per la violazione della normativa di riferimento".
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