Rigassificatore, il presidente di Confindustria Bonomi: "Chi è contro, poi vuol comunque l'energia a prezzi bassi"

"Abbiamo appena passato, a febbraio 2022, con lo scoppio del conflitto russo-ucraino, una delle più grandi crisi energetiche, si è detto dobbiamo razionare l'energia, e anche se non l'abbiamo fatto il costo l'anno scorso ad agosto ha raggiunto il picco, 323 euro e oggi c'è il no contro il rigassificatore. Però poi tutti vogliono l'energia a basso prezzo e sennò l'intervento dello Stato: paga la collettività, ammesso che avremo le risorse finanziarie". Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi parlando all'assemblea pubblica di Confindustria Genova in merito al progetto di spostare la nave rigassificatore da Piombino a Vado Ligure (Savona).

Bonomi ha sottolineato anche la necessità dell'Italia di fare scelte dal punto di vista geostrategico per arrivare a intercettare le transizioni anche sulle nuove fonti di energia, tenendo anche presente ad esempio che c'è da considerare cosa farà l'Algeria, "che ci fornisce il 45% del gas, in una eventuale escalation del conflitto israelo-palestinese. Come ci comporteremmo noi nei confronti dell'Algeria? Sono tutte problematiche che dobbiamo analizzare perché hanno impatto eventuale sull'economia italiana".