Restart Liguria e Pnrr, Bucci: "Per Genova 8 miliardi sulle infrastrutture di mare, di terra e digitali"

di Marco Innocenti

"Io lo chiamo il Piano Marshall 2.0 ma non vogliamo dire ai nostri figli che c'era un'opportunità e che noi non l'abbiamo saputa cogliere"

Guarda al passato Marco Bucci, nel descrivere l'importanza del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza, rifacendosi al Piano Marshall che permise all'Italia e all'Europa di rialzare la testa dopo il secondo conflitto mondiale. "Io lo chiamo il piano Marshall 2.0 - ha detto il sindaco di Genova dal palco di Restart Liguria - e mi sembra una definizione appropriata perché grazie a quello i nostri genitori riuscirono a fare dell'Italia la sesta potenzia mondiale. Io sono un figlio del boom economico e abbiamo vissuto grazie a quello che i nostri genitori hanno fatto grazie a quel piano. Pensate quindi alle generazioni future: non vogliamo ritrovarci a dover dire ai nostri figli 'C'era un piano ma non ci siamo riusciti'. Noi vogliamo poter dire loro che grazie al Pnrr e a tutto il contorno che c'è, abbiamo la possibilità di fare nuovamente il salto di qualità e portare Genova e l'Italia tutta ai livelli di essere nazione guida nel mondo. L'opportunità c'è e quindi abbiamo una grande opportunità"

"Sulla nostra regione ci sono grandi risorse - ha aggiunto - Abbiamo già 6 miliardi approvati, due dei quali arriveranno mi auguro verso aprile-maggio e quindi avremo 8 miliardi da investire nei prossimi anni. Ma queste risorse servono a mettere in piedi infrastrutture sulle quali gli imprenditori possano inserirsi e allargare ancora di più la cascata sul territorio. Questi soldi devono essere volani che creano ulteriori possibilità d'investimento. Se riusciamo a costruire un sistema sinergico attraverso queste risorse che ricordiamoci saranno un prestito da restituire, allora su queste costruiremo il futuro della nostra città".

"A Genova vuol dire infrastrutture di mare, cioé diga, porto e tutto quello che ruota intorno, infrastruttura di terra cioé gomma e ferro, e infrastruttura digitale, da non dimenticare perché sono i corridoi su cui si sta muovendo sempre più tutto il mondo. E' fondamentale che nelle città del futuro si possa avere trasporto veloce per le persone, le cose e i dati".