"Renault può scomparire", l'allarme dalla Francia
di Redazione
L'allarme del ministro Le Maire, già a rischio tre fabbriche
Renault è "in seria difficoltà finanziaria" e bisogna agire "urgentemente", perché "può scomparire": è l'avvertimento lanciato oggi dal ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, intervistato oggi ai microfoni di radio Europe 1. In un'altra intervista a Le Figaro, il titolare di Bercy ha detto invece che lo storico costruttore francese, di cui lo Stato detiene una quota del 15%, si "gioca la sua sopravvivenza". Venerdì prossimo 29 maggio il gruppo è chiamato a presentare il suo piano strategico con tagli valutati al momento per 2 miliardi di euro. Il piano potrebbe includere la chiusura di tre fabbriche di taglia media in Francia, come anche la conversione dell'emblematico sito industriale di Flins, nel dipartimento delle Yvelines, nell'hinterland di Parigi. Ma Le Maire ha detto oggi che non firmerà assegni in bianco e se Renault vuole ottenere aiuti dallo Stato dovrà impegnarsi a tutelare l'attività in Francia.
Intanto le autorità francesi alzano i toni sugli aiuti di Stato a Renault, invocando garanzie sulla tutela delle attività in Francia e ricordando di non aver ancora dato il proprio via libera al prestito di 5 miliardi di euro cruciale per la sua sopravvivenza. Le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi dal settimanale Le Canard Enchainé, secondo cui il costruttore starebbe pensando alla chiusura di 4 siti industriali in Francia, tra cui l'importante stabilimento di Flins, ha suscitato un'alzata di scudi nell'esecutivo di Parigi.
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