Regionali, trattative in corso nel campo largo dopo lo strappo di Italia Viva: senza i renziani salta tutta la lista riformista
di Matteo Cantile
Dopo lo strappo dei renziani sono in corso le trattative per ricucire: il rischio è quello di dover raccogliere tante firme in poche ore
Sono ore febbrili nel centro sinistra: con l'uscita di Italia Viva il campo largo si è improvvisamente ristretto e con il gong della presentazione delle liste in arrivo è in corso un disperato tentativo di ricomporre i cocci.
Cosa è successo - La questione è deflagrata questo venerdì pomeriggio: dopo una serie infinita di veti incrociati, partiti con il patto Sansa-Conte di cui vi avevamo già dato conto LEGGI QUI, Italia Viva ha deciso di autoescludersi dalle elezioni regionali. I suoi candidati, che dovevano essere inseriti nell'ormai celebre lista riformista, non parteciperanno alla sfida elettorale. "Nelle ultime ore, su pressione dei Cinque Stelle, ci è stato chiesto di eliminare l'apparentamento o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti - aveva dichiarato Raffaella Paita - e per noi non è politicamente serio"
La reazione - Andrea Orlando si è trovato con il cerino in mano di una questione che è più romana che ligure: il candidato progressista ha subito fatto appello all'unità: "Questo è l'appello che arriva dal basso, lo voglio girare al campo largo, ai suoi dirigenti che in questo momento hanno momenti di tensione, di frizione", ha detto l'ex ministro.
Cosa c'è in ballo - L'assenza di Italia Viva dalla coalizione che sostiene Orlando potrebbe seriamente indebolire il candidato progressista per due ordini di fattori. Il primo è puramente elettorale: i renziani potrebbero pesare, il condizionale è d'obbligo, circa il 2% E siccome si profila un testa a testa con Marco Bucci questa piccola quota di elettorato potrebbe risultare decisiva ai fini della vittoria finale. Ma c'è un secondo punto, forse ancora più spinoso: senza Italia Viva, infatti, rischia di saltare tutta la lista riformista poiché la stessa poggia la sua legittimazione sull'apparentamento con il partito di Matteo Renzi. Senza Italia Viva i riformisti dovrebbero raccogliere le firme per potersi presentare e considerato che la scadenza è questo sabato a mezzogiorno sembra decisamente improbabile che possano farcela.
Cosa succederà - In queste ore tutti parlano ma nessuno, specialmente i big, vuole rilasciare dichiarazioni ufficiali. Quello che è certo è che è in corso una febbrile trattativa sull'asse Roma-Genova che sta cercando di evitare questa clamorosa defezione dell'ultim'ora e consentire la presentazione della lista. Italia Viva potrebbe accettare di correre, a patto che vengano rimossi tutti i veti e che i suoi candidati, tra questi Arianna Viscogliosi, Giovanni Stagnaro e Gianluca Tinfena, siano regolarmente in lista.
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