Processo Carige, attesa per la sentenza: il 18 dicembre si decide sul caso Fiorentino
di steris
Il verdetto giungerà dopo l'udienza conclusiva e le repliche delle difese, previste per il prossimo 11 dicembre
Il 18 dicembre 2024 si arriverà a sentenza sulla vicenda giudiziaria legata alla gestione di Banca Carige. Al centro del processo ci sono le accuse di manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali riguardanti la semestrale del 2018, in particolare la presunta mancata comunicazione al mercato della necessità di svalutare crediti non performing per centinaia di milioni di euro. Tra gli imputati, figura l’ex amministratore delegato di Carige, Paolo Fiorentino, attuale CEO di Banca Progetto. La sentenza giungerà dopo l'udienza conclusiva e le repliche delle difese, previste per il prossimo 11 dicembre.
Le accuse - La Procura di Milano ha chiesto pene severe per gli imputati. Fiorentino rischia una condanna a tre anni e mezzo di carcere e una multa da 200 mila euro, mentre l’ex responsabile della tenuta delle scritture contabili, Mauro Mangani, è stato accusato di aver contribuito alla manipolazione delle informazioni contabili e rischia due anni e quattro mesi di reclusione, oltre a una multa di pari importo. A carico di Banca Carige, invece, la richiesta è di una sanzione pecuniaria di 600 mila euro. Secondo il pubblico ministero, le irregolarità contabili erano già note alla banca e censurate dalla Banca Centrale Europea, ma Fiorentino avrebbe agito con un “approccio dilatorio” per ritardare la contabilizzazione delle perdite sui crediti, al fine di proteggere i risultati di bilancio e mantenere il controllo sull'istituto.
La difesa - Il legale di Fiorentino, avv. Giuseppe Iannaccone, ha però sempre respinto le accuse, sostenendo che l’operato del suo assistito sia stato "corretto e trasparente". Secondo la difesa, non vi è stata alcuna intenzione di manipolare i conti e l’approccio adottato dall’ex CEO era finalizzato esclusivamente alla gestione strategica della situazione di Carige, in un contesto economico complesso. Durante l'udienza di oggi, le repliche del pm Paolo Filippini e del legale della parte civile, Francesco Centonze, hanno ribadito le tesi accusatorie, mentre le difese presenteranno la loro visione finale durante l'udienza dell'11 dicembre. Dopo le repliche, il 18 dicembre i giudici della Terza Sezione Penale, presieduti da Ilio Mannucci Pacini, entreranno in camera di consiglio per deliberare.
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