Genova, nuovo Gaslini: avviata demolizione padiglione 8
di steris
Parte la fase cruciale delle demolizioni al Gaslini con controlli ambientali avanzati per garantire la sicurezza dei pazienti
Il cantiere per la costruzione del nuovo ospedale Gaslini entra nella fase decisiva con l’avvio delle demolizioni. Stamane è iniziato l’abbattimento del padiglione 8, seguito dal piano di demolizione del padiglione 7 a partire dal 2 dicembre. Questi interventi fanno parte di un ampio progetto che culminerà nel 2026 con la costruzione del Padiglione Zero, cuore del nuovo istituto. Oltre alla ristrutturazione degli spazi, l’Istituto ha messo in campo rigorosi monitoraggi per garantire la sicurezza, proteggendo i pazienti più vulnerabili durante le operazioni di cantiere.
Demolizioni al Gaslini - La demolizione dei padiglioni 8 e 7 rappresenta un passaggio fondamentale nel progetto di rinnovamento dell’ospedale. Questi edifici verranno abbattuti per fare spazio al Padiglione Zero, che diventerà il fulcro della nuova struttura. La fase 1 dei lavori prevede la conclusione di questi interventi entro il 2026. A partire dal 2 dicembre, i lavori si estenderanno anche al padiglione 7, dove le demolizioni cominceranno dal piano superiore, procedendo gradualmente.
Il progetto a lungo termine - Il piano di ristrutturazione prevede quattro fasi di lavori: la prima fase si concentrerà sulla costruzione del Padiglione Zero e del Polo Tecnologico, con completamento previsto entro due anni. Gli altri interventi, che riguarderanno il restauro dei padiglioni 6, 17, 18, 16 e 15, si concluderanno entro il 2030. Questi lavori interesseranno anche la viabilità esterna e genereranno rumori, ma l’ospedale ha previsto misure per minimizzare il disagio.
Monitoraggio della qualità dell’aria - Garantire un ambiente sicuro per i pazienti, soprattutto per quelli più fragili, è una priorità assoluta per il Gaslini. Per questo motivo, l’ospedale ha intensificato i controlli sulle possibili infezioni aeree che potrebbero derivare dai lavori in corso. In collaborazione con il concessionario Zena Project, sono stati installati sensori per monitorare la qualità dell’aria nelle aree circostanti e all'interno dei padiglioni più critici, come quelli di Emato-oncologia, Trapianto di midollo e Terapia Intensiva. I dati finora raccolti hanno confermato che i livelli di polverosità sono ben al di sotto dei limiti di sicurezza.
Prevenzione contro le infezioni - L’Istituto Gaslini ha adottato misure preventive per evitare la diffusione di infezioni per via aerea, come l'aspergillosi, tra i pazienti più vulnerabili. Inoltre, per migliorare ulteriormente la sicurezza, il Gaslini ha implementato un protocollo con Zena Project per fermare i lavori in caso di contaminazione dell’aria oltre i limiti di guardia. Questo sistema di monitoraggio, che include rilevamenti real-time delle polveri e analisi microbiologiche, si estenderà anche all’interno degli spazi ospedalieri.
Comunicazione attiva - Considerato l’impatto dei lavori sull’ospedale e sul quartiere, il Gaslini ha avviato una comunicazione continua e trasparente. Sono stati inviati oltre 30 aggiornamenti tramite newsletter, mentre i canali social dell’ospedale sono stati utilizzati per diffondere video e informazioni utili. Un sito web dedicato (www.cantierenuovogaslini.org) offre aggiornamenti in tempo reale, mentre un canale WhatsApp permette ai cittadini e ai dipendenti di ricevere informazioni dirette sul progetto.
Condividi:
Altre notizie
La Spezia: ciminiera ex centrale Enel, demolizione entro il 2025
04/12/2024
di Redazione
Genova, il Cesto e Coop presentano il “menu pop”
04/12/2024
di Anna Li Vigni
Sestri Levante: recupero ruderi di Sant'Anna, chiusura provvisoria Strada dei Ponti
04/12/2024
di steris