"Presepiando" in Liguria tra tradizione locale e storia
di Giulia Cassini
Qualche tappa in regione per ricordare la grande arte locale dei presepi
Viale IV Novembre, 5 - Passo Santa Caterina Fieschi Adorno 16121 Genova- ingresso da Via Bartolomeo Bosco-dietro Palazzo di Giustizia. Orari: dal martedì alla domenica 14.30-18 - giovedì 10/13 – 14/18. Per informazioni 0108592759 e online . E' visitabile sino al 2 febbraio 2020 con primari artisti e il pezzo forte oggetto di visite anche dalle scolaresche di tutto il nord Italia: il presepe meccanico a cura di Franco Curti con circa 150 personaggi. Conserva tutti i meccanismi originali e si mette in funzione con un unico albero a motore e con cinghie di cuoio che ne trasmettono il movimento, solo la fase di riallestimento assorbe in media 3 settimane.
Appartenuto almeno alla fine dell’Ottocento alla chiesa torinese di San Filippo Neri non è chiaro se fosse stato concepito per quella sede o per una dimora reale visto che si dispone tuttora di dati limitati sull’origine del Presepe Garaventa e sulle circostanze della sua genesi.Oggi, con un approfondito restauro, è tornato al suo splendore originario.
Per allargare lo sguardo alla Liguria basti pensare al presepe di Viganego di Bargagli, nell’entroterra genovese, famoso per le scenografie con le casette di pietra alte 60/70 centimetri e per la ricostruzione delle botteghe con gli antichi mestieri, molto suggestivo anche nella versione sera con le luci. Ogni anno il Presepe nel Bosco apre le porte ai visitatori l’8 dicembre e rimane aperto tutti i weekend fino a fine gennaio.Nel periodo compreso dal 25 dicembre al 6 gennaio sarà aperto tutti i pomeriggi dalle 14:30 alle 18:30.
Il 26 dicembre e il 2 gennaio resterà aperto anche dalle ore 10 alle ore 12 (Tutte le informazioni al sito https://www.presepenelbosco.it/index.php/orari-e-calendario/).
A Ponente si trova poi, ad esempio, il presepe di Sant’Agata di Imperia che coinvolge gli addetti ai lavori per quasi tre mesi con la ricostruzione di pinete, muretti a secco, casette originali in pietra, statue in movimento che ripercorrono le botteghe storiche e la ricostruzione di veri e propri effetti speciali tra temporali, una abbondante nevicata e l'apparizione della stella cometa. L'apertura del presepe per tradizione avviene subito dopo la messa delle 22:30 del 24 dicembre per poi rimanere visitabile sino al 6 gennaio 2020 incluso - Orari: sabato e festivi dalle ore 9 alle 12:15 e dalle 14:15 alle 19 - Feriali dalle 14 alle 18:30.
Ad Albissola Marina invece c'è l'esposizione permanente dei Macachi, le tradizionali statuine della zona, tra gli altri luoghi deputati alla Fornace Alba Docilia di via Stefano Grosso, sino a domenica 12 gennaio 2020 è visionabile anche la mostra con i ceramisti del territorio, ognuno chiamato a dare la propria interpretazione del tema Natività. Si chiama "I presepi dei ceramisti" ed è a cura dell'associazione ‘Macachi lab’. Particolare rilievo viene dato al tradizionale presepe della Liguria, con lo spazio allestito da Luciana Scarone e con le interpretazioni della Figurinaia a Pozzo Garitta. Tutte le informazioni al sito dedicato. Albissola rievoca alla mente anche il celebre presepe degli Abissi con le statue in ceramica realizzate gratuitamente da artisti locali e poste a 7 metri di profondità e a 200 metri dalla riva, con orientamento ad est per essere illuminate dal sole al mattino.
A Ventimiglia è molto attivo il “Gruppo Presepe” che per il 2019/2020 ha voluto dedicare la scena della Natività all’area archeologica di Nervia. Come spiegano dalla diocesi "alcuni docenti e alcuni studenti dell’Università di Genova, che appartengono al corso di laurea in scienze dell’antichità, storia, archeologia, lettere e filologia, hanno lavorato in questi anni nella nostra area archeologica, e hanno individuato la possibile esistenza di una Basilica paleocristiana, grazie agli strumenti di rilevazione informatica che leggono la struttura del sottosuolo. Abbiamo figurato due piani di struttura del presepe. In quello più alto è possibile vedere l’attuale piazza con la facciata della chiesa di Cristo Re, in passato già utilizzata per un presepe, e riutilizzata quest’anno per la sua bellezza. Nella piazza spicca il monumento dedicato alla Madonna. Nella parte archeologica sottostante abbiamo immaginato l’antica basilica, subito sotto l’attuale chiesa (anche se in realtà si trova proprio nell’area archeologica), naturalmente in rovina, caratterizzata dalle colonne tipiche dell’epoche e da ruderi murari. Un bassorilievo con scene di vita quotidiana prolunga la visione archeologica, che si completa con il classico anfiteatro, che la rende pienamente riconoscibile. La tradizionale pavimentazione romana con ciappe e muschio completa il palcoscenico.In questa sede abbiamo collocato la Natività di Gesù". Tutte le informazioni e prenotazioni al numero 0184.505757
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