Porti di Roma e Lazio: crescono crociere e traffico passeggeri, calo delle merci a Civitavecchia
di Carlotta Nicoletti
Nel 2024 il porto di Civitavecchia conferma il trend positivo del settore crocieristico, mentre la movimentazione merci subisce un calo del 6,5%

Il traffico crocieristico nei porti di Roma e del Lazio continua a crescere. Nei primi mesi del 2024, il numero di crocieristi transitati a Civitavecchia ha raggiunto quota 3.459.238, segnando un +4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il porto si conferma sempre più come home port, con un aumento del 5,7% dei passeggeri in imbarco e sbarco. In crescita anche il numero degli accosti, che salgono a 841 (+4%), come riporta Ferpress.
Traffico passeggeri – L’andamento positivo delle crociere trascina il traffico complessivo dei passeggeri, che supera i 5 milioni (5.005.142) considerando anche le autostrade del mare.
Movimentazione merci – Diverso il quadro per il settore merci: il network dei porti laziali registra un calo del 6,5%, con 13 milioni di tonnellate movimentate. La flessione è legata in particolare alla riduzione delle rinfuse solide a Civitavecchia (-17,2%), dovuta alla progressiva chiusura della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, ormai prossima al phase out.
Crescita di altri segmenti – A fronte di questo calo, si segnalano incrementi in altre categorie: i prodotti metallurgici e minerali di ferro salgono del 54% (546.990 tonnellate), mentre i minerali grezzi, cementi e calci crescono del 198,6% (175.991 tonnellate). Bene anche le rinfuse liquide (+15,6%) e la movimentazione delle auto, che con 200.969 unità registra un aumento dell’8,3%.
Fiumicino e Gaeta – Il porto di Fiumicino continua la sua crescita (+10,6%), grazie soprattutto ai prodotti raffinati destinati all’aeroporto Leonardo da Vinci. A Gaeta, l’aumento delle merci solide (+17,8%) compensa la flessione delle merci liquide (-10,8%), mantenendo stabile il traffico complessivo.
Il commento di Musolino – “La perdita di quasi un milione di tonnellate è dovuta alla chiusura della centrale a carbone e a decisioni nazionali di lungo periodo”, ha spiegato Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP. “Il sistema nel complesso tiene, ma restiamo vigili su Torre Valdaliga Nord, che rappresenta un freno alla pianificazione del nostro sistema portuale”.
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