Ponte sullo Stretto, governo: progetto non è in discussione
di R.S.
Sottosegretario Ferrante: "Consapevoli dell’importanza strategica della stessa opera per il sistema infrastrutturale italiano”
Il sottosegretario per le Infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante ha risposto nell’aula della Camera all’interpellanza urgente sul procedimento di adozione della delibera relativa al Ponte sullo Stretto di Messina da parte del CIPESS.
“In merito ai quesiti sollevati sullo stato di avanzamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e alle osservazioni formulate dalla Corte dei conti nell’ambito del controllo di legittimità sulla recente delibera CIPESS – ha detto il sottosegretario – si ritiene opportuno fornire alcuni elementi utili ad una corretta lettura del quadro. La Corte dei conti, nell’ambito dell’istruttoria in corso sulla delibera CIPESS dello scorso 6 agosto, ha trasmesso al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio alcune osservazioni e richieste di integrazione documentale. Non siamo, quindi, di fronte a valutazioni negative né di fronte a un giudizio sulla legittimità degli atti, bensì di fronte ad una richiesta di integrazione istruttoria, che rappresenta un passaggio fisiologico nel rapporto fra istituzioni, specie di fronte ad un’opera così strategica”.
“In risposta alle richieste poste dalla Corte dei conti, il MIT, insieme alla società concessionaria Stretto di Messina – ha aggiunto Ferrante – sta collaborando attivamente con la Presidenza del Consiglio, il MEF ed il MASE al fine di fornire nei tempi occorrenti tutti gli elementi necessari affinché il CIPESS possa trasmettere alla Corte dei conti gli approfondimenti richiesti ai fini della registrazione della delibera CIPESS. La stessa ha ad oggetto i documenti di cui all’articolo 3, comma 7, del decreto-legge n. 35 del 2023, e dunque: le osservazioni e le prescrizioni acquisite nella Conferenza di servizi e ritenute assentibili dal MIT, le eventuali prescrizioni ambientali, il progetto definitivo e la relativa relazione di aggiornamento, il piano economico-finanziario della concessione e la relazione istruttoria che attesta la copertura integrale dei costi di realizzazione. Tutta questa documentazione è stata predisposta nel pieno rispetto dei criteri di cui al DL n. 35 del 2023 e della normativa eurounitaria.
Rispetto, invece, all’assunto per cui la Corte avrebbe chiesto l’integrazione del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, si ritiene opportuno evidenziare che la Corte si limita a chiedere l’esibizione del parere a suo tempo reso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici nella adunanza n. 220 del 10 ottobre del 1997 che, per quanto di competenza, sarà reso disponibile al CIPESS per la successiva trasmissione alla Corte dei conti.
Con riferimento al coinvolgimento dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e del NARS, si osserva che il procedimento di approvazione dell’opera è stato realizzato nel pieno rispetto dei vincoli di cui al decreto-legge n. 35 del 2023, che costituisce una legge speciale per il riavvio del collegamento stabile. Quanto, in particolare, al ruolo dell’ART, si evidenzia che, ai sensi dell’articolo 37 del decreto-legge n. 201 del 2011, l’ART esercita funzioni di regolazione economica nel settore dei trasporti, con specifico riguardo all’accesso equo e non discriminatorio alle relative infrastrutture, che non includono, dunque, la valutazione o l’approvazione dei singoli progetti infrastrutturali. Pertanto, in questa fase non è previsto alcun intervento da parte dell’ART.
In riferimento alle osservazioni concernenti, invece, i profili ambientali, si sottolinea che l’impatto ambientale dell’opera è stato oggetto di un lungo e articolato processo, che ha incluso approfondite attività di analisi e di studio. Si rammenta che il 13 novembre 2024 è stato rilasciato il parere favorevole dalla commissione di valutazione di impatto ambientale del MASE. Il 9 aprile 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato la cosiddetta attestazione IROPI, che ha consentito di perfezionare le previste comunicazioni alla Commissione europea per il completamento della valutazione di incidenza ambientale. Il 21 maggio scorso, la commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA VAS del MASE ha espresso parere favorevole sulla valutazione di incidenza ambientale, ritenendo che tutta la documentazione trasmessa evidenzi la coerenza delle misure di compensazione con la necessità di garantire la tutela degli obiettivi di conservazione dei siti e la coerenza globale con la Rete Natura 2000. L’11 giugno 2025 il MASE ha, quindi, trasmesso alla Commissione europea la comunicazione di cui all’articolo 6, paragrafo 4, della direttiva Habitat, inclusa quella relativa alle opere compensative. La Commissione, con nota del 15 settembre, ha confermato la rilevanza strategica e l’urgenza del progetto, manifestando la volontà di proseguire il dialogo costruttivo con le autorità italiane. In tale contesto, ha chiesto ulteriori chiarimenti tecnici sugli impatti ambientali stimati, che saranno oggetto di specifici incontri fra le amministrazioni competenti.
Per quanto concerne, invece, gli aspetti economici, le valutazioni condotte hanno evidenziato la sostenibilità dell’iniziativa sotto il profilo economico e finanziario. Il pedaggio previsto per le autovetture è il frutto di un’attenta analisi economica, aggiornata e integrata con studi sul traffico elaborati da TPlan Consulting, società specializzata selezionata da Stretto di Messina nel pieno rispetto delle norme vigenti.
Tali analisi hanno permesso di stimare con precisione i flussi veicolari attesi e di definire un modello tariffario capace di garantire, lungo tutto il periodo di esercizio dell’opera, la copertura integrale dei costi, nonché degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
In conclusione, si ribadisce che il progetto del ponte sullo Stretto non è in discussione. Gli uffici preposti sono impegnati a collaborare con tutte le istituzioni competenti, nella massima trasparenza, per garantire il rispetto delle tempistiche e delle prescrizioni di legge, nella consapevolezza dell’importanza strategica della stessa opera per il sistema infrastrutturale italiano”.
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