Ponte Morandi, il giorno del ricordo, Diaz a Telenord: "Una giornata irreale, sulla strada del processo per avere giustizia"

di Redazione

"Io cerco di vivere al meglio questa situazione, sapendo che diventa sempre più difficile"

Emmanuel Diaz, cinque anni fa, nel crollo del Morandi perse il fratello Henry. Al suo arrivo nella chiesa di San Bartolomeo della Certosa dove l'arcivescovo Marco Tasca ha officiato la Messa in suffragio delle 43 vittime del Ponte Morandi, Diaz dichiara a Telenord: "Non è stato semplice comprendere nel dettaglio tutto quello che aveva portato al 14 agosto. Ringraziamo la procura di Genova che ci ha permesso di informarci, di metterci alla pari nella battaglia contro un colosso. Ma è difficile gestire queste informazioni. La vita è ancora molto triste".

 

"Rabbia? Dopo cinque anni - prosegue - la rabbia va associata ad altre emozioni, a sua volta può essere usata per cercare la verità. Io cerco di vivere al meglio questa situazione, sapendo che diventa sempre più difficile".

 

"Una giornata irreale per noi. Essendo così attivi nella ricerca della giustizia - conclude - è solo una piccola pausa verso le prossime udienze, la prima l'11 settembre".

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