Ponte Morandi, disagi negli spostamenti casa-lavoro per 7 genovesi su 10

di Fabio Canessa

1 min, 13 sec

Il dato dei consulenti del lavoro: costi aggiuntivi per i camion pari a 2 milioni al giorno

Ponte Morandi, disagi negli spostamenti casa-lavoro per 7 genovesi su 10
Il 69,5% dei genovesi subisce disagi diretti o indiretti nello spostamento tra casa e lavoro a causa del crollo del ponte Morandi, che ha provocato 6,4 milioni di ore aggiuntive annue in più per gli spostamenti dei lavoratori in città. E' la stima illustrata dal presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro Rosario De Luca al congresso regionale dell'associazione. "I lavoratori pendolari nel periodo settembre-dicembre a Genova sono calati del 44% rispetto all'anno precedente. Delle 43 vittime della tragedia, 15 sono morti mentre andavano a lavorare, se il crollo non fosse avvenuto alla vigilia di Ferragosto i numeri delle vittime e dei lavoratori coinvolti sarebbero stati molto più alti", ha detto De Luca. Inoltre, l'impossibilità di usare il Morandi unita alla mancanza di infrastrutture secondarie alternative ha comportato disagi e un aggravio di costi per l'autotrasporto. In particolare per i camion un allungamento di 120 km per attraversare Genova da Levante a Ponente e di 70 km in senso inverso, ha generato un aumento dei costi di 265 mila euro al giorno per i circa 4 mila camion che entrano e escono ogni giorno dal porto, mentre per i 31.500 veicoli pesanti che attraversano la città il costo aggiuntivo è di 2 milioni giornalieri. Rilevati anche disagi e allungamenti dei tempi nello spostamento casa-lavoro dei genovesi oscillanti tra i 15 e i 45 minuti. "Nonostante i timori, i numeri dei traffici del porto di Genova dopo il crollo del ponte Morandi non hanno subito grandi danni", ha detto la presidente del Consiglio provinciale dei Consulenti di Genova Luisella Dellepiane.