Genova, il nuovo codice dei contratti pubblici: il confronto tra giurisprudenza e prassi

A due anni dall’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, Genova torna al centro del dibattito nazionale con un convegno che mette a confronto i protagonisti della giustizia amministrativa. Un’occasione per fare il punto sull’applicazione concreta della normativa, anche alla luce del primo decreto correttivo che ha inciso su oltre un terzo del testo originario.

Principi cardine – Al centro della riflessione, i due principi ispiratori della riforma: risultato e fiducia. «Non basta rispettare le norme – è stato sottolineato da Daniela Anselmi, Presidente dell’Associazione Avvocati Amministrativisti Liguri – ma le opere pubbliche devono essere realizzate nel modo migliore possibile, puntando sull’efficienza e sulla leale collaborazione tra amministrazioni e operatori economici».

Digitalizzazione – Ampio spazio è stato dedicato agli strumenti digitali, con l’intervento congiunto del consigliere Francesco Tallaro e del professore Giorgio Mor. Si è discusso delle opportunità e delle criticità legate a BIM, banca dati nazionale dei contratti pubblici e interoperabilità.

Equo compenso e accesso – Daniela Anselmi ha affrontato il tema dell’equo compenso, mentre Luigi Cocchi e Lorenzo Cordì hanno analizzato le problematiche sull’accesso agli atti.

Appalti e IA – Nella sessione pomeridiana si è discusso di intelligenza artificiale applicata agli appalti, contratti sottosoglia e conflitto di interessi. Carmine Volpe ha moderato la tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di docenti e magistrati.

Organizzazione – L’evento è stato promosso dall’Ufficio Studi e Formazione della Giustizia amministrativa, in collaborazione con TAR Liguria, Ordine degli Avvocati, Avvocati Amministrativisti Liguri e UNAA. La partecipazione ha riconosciuto 8 crediti formativi.

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