"Ponte, Autostrade potrebbe avere risarcimento", bufera sul presidente del Tar

di Fabio Canessa

Dopo l'intervista a Telenord possibile azione disciplinare, lui: "Mai parlato dell'esito del ricorso"

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Le parole del presidente del Tar della Liguria Giuseppe Daniele, che a Telenord ha rivelato come nella vicenda ponte Morandi Autostrade potrebbe ottenere un "notevole risarcimento per i danni subiti" (qui l'intervista), hanno mandato in ebollizione il mondo politico ma anche quello giudiziario. A quanto si apprende, infatti, l'affermazione è già all'attenzione del Consiglio di Stato. Già in giornata è probabile che vengano chiesti chiarimenti in merito dal presidente Patroni Griffi, che è anche titolare dell'azione disciplinare. Fonti del ministero dei trasporti parlano di "stupore e rammarico" per le "improvvide dichiarazioni di Giuseppe Daniele, presidente del Tar della Liguria". Dal dicastero ci si augura pure che "nel rispetto delle prerogative e delle tutele proprie del potere giudiziario, vengano attivate le procedure istituzionali per accertare eventuali profili di rilievo disciplinare integrati dalle dichiarazioni del presidente del Tar Liguria". Le parole di Daniele, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, si riferiscono ai ricorsi che la società Autostrade ha presentato dopo essere stata esclusa dai lavori per la demolizione e ricostruzione del viadotto Polcevera crollato a Genova. La concessionaria ha contestato sia la nomina di Bucci a commissario straordinario sia le modalità di assegnazione dei lavori, affidati senza una procedura di gara. Il 22 maggio, dopo il primo rinvio concesso il 28 febbraio, ci sarà l'udienza e il Tar deciderà se ammettere o meno i ricorsi. In ogni caso, come ha ribadito Daniele, non c'è stata istanza di sospensiva e quindi non verrà bloccato il cantiere. LA SMENTITA DI DANIELE Il presidente del Tar della Liguria Giuseppe Daniele ha smentito con una lettera all'Ansa di essersi pronunciato "sul possibile esito di alcuni ricorsi proposti dalla società Autostrade per l'Italia in merito alla vicenda del Ponte Morandi". Daniele smentisce in particolare di aver mai pronunciato le frasi "Autostrade può vincere i ricorsi" e "Se venissero accolti i ricorsi Autostrade potrebbe chiedere un risarcimento", dando "tale circostanza come per scontata". "E' vero che nell'intervista rilasciata a una emittente locale si parla della possibilità di un risarcimento, anche notevole" si legge nella nota di Daniele, ma intendeva riferirsi "a uno dei possibili mezzi di tutela a disposizione della società Autostrade, che peraltro è libera di proporre nell'ambito della propria autonomia decisionale e la cui fondatezza è tutta da verificare", tanto che nella stessa intervista si precisa "che è tutto da valutare". In definitiva, prosegue la nota "nessuno si è pronunciato circa la fondatezza di una possibile azione risarcitoria che è rimesso alla libera determinazione della parte di proporre, e di coltivare. Se ne è parlato nell'intervista soltanto come una possibile forma di tutela degli interessi della società Autostrade per l'Italia. Le tesi esposte in molti articoli pubblicati oggi si riferiscono a libere ricostruzioni dell'intervista" che, si legge nella nota "non rispecchiano il pensiero e le affermazioni del presidente, che mai si è espresso circa l'esito di procedimenti in corso". Ciò si desume anche dal testo della relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2019 nella quale il presidente precisa "di astenersi, per ragioni di opportunità, da qualsiasi valutazione sulle scelte operate dal legislatore, la cui legittimità è contestata dalla Società Autostrade per l'Italia in alcuni giudizi pendenti dinanzi al Tar della Liguria".