Piemonte, trasporto merci al limite: rischio paralisi per i valichi alpini

di Carlotta Nicoletti

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Traffico merci in crescita e infrastrutture sature mettono a rischio la mobilità del Piemonte. Urgenti strategie per evitare il collasso logistico

Piemonte, trasporto merci al limite: rischio paralisi per i valichi alpini

Emergenza traffico – Il trasporto merci in Piemonte è vicino al punto di rottura. L’aumento del traffico su gomma e la saturazione di valichi chiave come Ventimiglia, il Frejus e il Monte Bianco potrebbero causare un blocco della mobilità, con pesanti ricadute sull’economia regionale e nazionale. L’allarme è stato lanciato durante un incontro della commissione Trasporti, presieduta da Mauro Fava, con l’Associazione ex parlamentari della Repubblica – coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta, come riporta Ferpress. 

Valichi sotto pressione – “Sulle Alpi il rischio saturazione è concreto. Ventimiglia è al collasso, il Frejus ha ancora problemi di accesso e il Monte Bianco sarà chiuso tre mesi all’anno per vent’anni a causa della manutenzione”, hanno spiegato Sergio Rogna Manassero e Luciano Craveri.

Dati allarmanti – Secondo Giancarlo Bertalero, esperto in trasporti alpini, ogni anno transitano sulle Alpi 12 milioni di mezzi pesanti e 130 mila treni merci, per un totale di 220 milioni di tonnellate trasportate. Mentre in Svizzera e Austria la maggior parte del traffico passa su ferrovia, in Italia il trasporto su gomma è aumentato del 240% dal 1984, assorbendo quasi tutta la crescita della domanda logistica.

Ventimiglia al collasso – Il valico ligure gestisce da solo oltre 1,6 milioni di mezzi l’anno, un numero pari alla somma di Frejus e Monte Bianco. Il motivo? Il transito è gratuito, al contrario degli altri tunnel. Un incidente su uno di questi passaggi potrebbe bloccare l’intero traffico merci del nord-ovest.

Strategie urgenti – Durante l’incontro, i consiglieri regionali e i rappresentanti dell’Associazione ex consiglieri regionali hanno sottolineato la necessità di piani di emergenza e investimenti infrastrutturali. Le priorità includono il futuro del traforo del Gran San Bernardo, i nodi intermodali e il collegamento con il Terzo Valico.

Soluzioni politiche – “È necessario un intervento coordinato tra Piemonte, Liguria e i paesi confinanti per evitare il collasso della mobilità merci”, è stato il messaggio condiviso dai partecipanti.

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