Pecini: "Non torno alla Sampdoria, ho altri progetti, ma Radrizzani merita fiducia"
di Stefano Rissetto
Il dirigente, già in blucerchiato nello scorso decennio, esclude un nuovo impegno nel club
Riccardo Pecini, accostato nei giorni scorsi alla Sampdoria dove già aveva lavorato nello scorso decennio, esclude il ritorno nella società blucerchiata. "Conosco la proprietà da tempo - dice a TMW . abbiamo parlato ma nella mia testa ora c'è un percorso diverso, altri progetti, ho voglia di fare altre cose. Sento che non potrei dare il contributo necessario ripartendo oggi a lavorare dentro a un club".
Il dirigente ha tuttavia molta fiducia in Radrizzani: "Andrea è una persona di grande intelligenza, di grande entusiasmo, di grande leadership e che inizia ad avere una certa esperienza. Ha scelto il progetto più difficile in Italia ora: la Sampdoria viene da un paio di stagioni nelle quali oltre alla difficoltà sportiva, i problemi esistenti hanno creato dei disequilibri. Deve ricostruire l'entusiasmo nella testa e poi pensare alla squadra. Però penso che sia la persona giusta, ha le capacità di leadership che possono portarsi dietro tutto".
Secondo Pecini, l'ingresso di Radrizzani nel calcio italiano avviene in un momento complicato: "In questo mercato la presenza dei sauditi non è inquadrabile ed è un rischio per tutti. Puoi avere dei giocatori che non vuoi vendere e rischi di cedere un uomo squadra. La nuova liquidità che arriva è un vantaggio ma è difficile in tempi brevi ricostruire un'anima di squadra per chi ha una struttura e vede partire giocatori importantissimi come Tonali, che possono essere sostituiti con difficoltà e comunque mettendo in conto un tempo di ricostruzione che non coincide coi tempi sportivi".
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