Orlando perde le staffe con un utente Facebook: botta e risposta per un post 'natalizio'

di Simone Galdi

3 min, 5 sec

L'esponente dem si scaglia contro un commento che lo accusava di "scarsa ispirazione"

Orlando perde le staffe con un utente Facebook: botta e risposta per un post 'natalizio'

Botta e risposta ben poco natalizio tra Andrea Orlando e un utente Facebook. L'esponente democratico aveva postato una foto che lo ritraeva davanti ad un'installazione luminosa per l'ormai prossimo periodo festivo, in posa assieme ad un amico. Tra le reazioni social, quella di un cittadino piuttosto critico, che ha poi generato una risposta assai polemica dell'ex ministro della giustizia.

Il primo commento - Nella didascalia di accompagnamento, si legge: "Luci della città. Cerchiamo ispirazione". Un copy abbastanza semplice, magari con una velatura autoironica, che però non è stato interpretato allo stesso modo da Massimo Bronzoni, l'utente con cui è nata la polemica. La sua risposta diretta è stata: "Avreste bisogno dei riflettori di uno stadio! Ma probabilmente non sarebbero sufficienti!", con doppio punto esclamativo a  rafforzare il concetto. Insomma una censura verso Orlando, colpevole di avere "poca ispirazione": politica, s'intende.

La risposta - Non sappiamo se sia stato un social media manager poco paziente o lo stesso Andrea Orlando a rispondere al Bronzoni, ma la frase di replica lascia molto poco spazio ai buoni sentimenti del periodo venturo. "Ma le (lei, ndr) deve rompere i coglioni anche a Natale?", la risposta diretta e inequivocabile a firma "Andrea Orlando".  Un modo per respingere l'accusa di scarsa ispirazione, ma anche per prestare il fianco ad eventuali "troll", immancabili su tutte le piattaforme. Risultato: Bronzoni blastato.

Le reazioni - Se il popolo della rete è sovrano, almeno in queste circostanze, i frequentatori della pagina pare abbiano apprezzato di più la schietta risposta del democratico spezzino, rispetto alla critica espressa verso foto e didascalia. Mentre scriviamo, sono 43 le reaction positive raccolte da Orlando, che del resto qui giocava in casa, a fronte di appena quattro (di cui due negative) per il cittadino Bronzoni. Un round social con un chiaro vincitore, ma chissà che il match non si decida al prossimo post.

La polemica politica - “Avrebbe detto di essere il presidente di tutti, ma è bastato un commento sgradito, quanto assolutamente pacato ed educato sotto un suo post per mettere in luce, anzi, "sotto i riflettori ", lo scarso equilibrio, la maleducazione e il reale livello istituzionale di Andrea Orlando. Segno che gli insulti della campagna elettorale, continuati anche in queste settimane, non sono purtroppo casuali, ma rappresentano lo stile Pd”. Così Matteo Campora, capogruppo di Vince Liguria Noi Moderati.

"Spiace che un deputato della Repubblica si riduca a rispondere volgarmente sui social ad un utente che abbia 'osato' criticarlo. Evidentemente è abituato agli esclusivi salotti romani ma non al confronto con i cittadini. Si vergogni" dichiara Rocco Invernizzi, capogruppo in pectore di Fratelli d'Italia in Regione Liguria.

Rincara la dose il leghista Alessandro Piana, vice presidente della Regione Liguria, che in una nota dice: "La risposta piccata e poco elegante di Andrea Orlando a un semplice commento su Facebook di un cittadino sotto il suo post: “Luci della città. Cerchiamo ispirazione”, dimostra che probabilmente la tenuta e l’equilibrio di Orlando non sono adatti a un contesto regionale oltre che un distacco tra un certo modo di fare politica tipico del Pd e il mondo reale. Io stesso sono stato spesso vittima nell’ultimo anno di attacchi su Facebook ben peggiori del commento ironico subito da Orlando, ma non mi sono mai sognato di rispondere a male parole a un elettore. Vorrei dire ad Andrea Orlando, che il Natale è un momento di unità, riflessione e dialogo e non certo un’occasione per scatenare gare di insulti o di protagonismo sui social media. Il comportamento di Orlando mi fa pensare che voglia fingere serenità, quando poi invece mostra tutta la tensione per la sconfitta”.