Oltre 250 eventi in 11 giorni, a Genova torna il Festival della Scienza: la parola chiave è 'Intrecci'
di F.S.
Saranno oltre 250 gli eventi in programma negli 11 giorni del Festival della Scienza di Genova, manifestazione leader internazionale tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica giunta alla 23esima edizione. Si parte giovedì 23 ottobre per finire domenica 2 novembre, una marea di appuntamenti distribuiti in 35 location, con circa 300 ospiti e 800 giovani coinvolti tra animatori e animatrici, studenti e studentesse in alternanza scuola-lavoro.
La parola chiave scelta per l’edizione 2025, Intrecci, fa da filo conduttore ai numerosi eventi in programma, divisi in mostre, laboratori, conferenze, spettacoli ed eventi speciali. Tra i molti temi spiccano le tecnologie quantistiche, le neuroscienze, l’intelligenza artificiale e la robotica, la sostenibilità ambientale e l’energia, la salute e la cura e il rapporto tra scienza, arte e società.
Un festival che ogni anno si rinnova nei contenuti ma che conferma il format vincente, con l’obiettivo di raccontare la scienza in modo affidabile, innovativo e coinvolgente. A dimostrazione dell’interesse e dell’attesa per la ventitreesima edizione sono i 25mila studenti da 12 regioni d’Italia che hanno già acquistato i biglietti e le oltre 80mila prenotazioni agli eventi a poco più di una settimana dall’inizio del Festival.
La nuova edizione del Festival della Scienza è stata presentata con la conferenza stampa d’apertura che si è tenuta alle 13 di oggi, martedì 14 ottobre 2025, nella Sala Trasparenza di Regione Liguria, in piazza De Ferrari, a Genova. Dopo i saluti dell’assessore alla Cultura, alla Scuola e all’Università di Regione Liguria Simona Ferro, dell’assessore alla Sanità di Regione Liguria Massimo Nicolò, dell’assessore alla Cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari, e dopo un breve intervento di Nicoletta Viziano del Comitato di Gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo, il presidente del Festival Domenico Coviello e il presidente del Consiglio Scientifico Carlo Ferdeghini hanno illustrato gli aspetti salienti del programma della ventitreesima edizione. Alla direttrice Fulvia Mangili il compito di entrare nel dettaglio delle dimensioni e dell’impatto del Festival in città.
"Il Festival della Scienza si prepara ad animare la città di Genova grazie a un fitto palinsesto di eventi, mostre, laboratori, spettacoli e conferenze che coinvolgeranno centinaia di scienziati, ospiti illustri e miglia di ragazzi appassionati - dichiara l'assessore alla Cultura e Spettacolo di Regione Liguria Simona Ferro. - Come di consueto, la divulgazione scientifica narrata in modo innovativo e credibile è il veicolo più efficace per parlare di attualità e comprendere meglio il mondo che ci circonda, dall'uso dell'intelligenza artificiale al tema della sostenibilità ambientale. La 23° edizione del Festival della Scienza si aggiunge alla nutrita lista di grandi eventi culturali che ogni anno rendono Genova un crocevia di alto rilievo nel panorama nazionale ed internazionale e che, come dimostrano le presenze attese, portano a dati in costante crescita in termini di partecipazione".
«Il Festival della Scienza rappresenta da sempre un’eccellenza della nostra città e un modello riconosciuto a livello internazionale per la divulgazione scientifica – commenta Massimo Nicolò, assessore regionale alla Sanità-. Tornare a parlarne oggi, è per me motivo di orgoglio: da ex presidente conosco bene il valore umano, culturale e formativo di questa manifestazione, capace di avvicinare generazioni diverse alla conoscenza e al pensiero critico. Il Festival continua a dimostrare che la scienza, quando è raccontata con passione e accessibilità, diventa un patrimonio condiviso che arricchisce l’intera comunità»
PROGRAMMA
Molti sono i protagonisti di rilievo nazionale e internazionale nei successivi 10 giorni di manifestazione; tra questi spiccano Katalin Karikó, biochimica premio Nobel per la Medicina 2023 per le ricerche che hanno reso possibile lo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19, e Michel Mayor, premio Nobel per la Fisica 2019 per la scoperta del primo pianeta extrasolare. Nella lectio magistralis La mia vita da biologa (lunedì 27 ottobre, ore 18), Katalin Karikó racconta al Festival la propria vita avventurosa e la pionieristica ricerca sull’Rna messaggero, alla base della creazione dei vaccini per il Covid-19. Michel Mayor, invece, proprio in occasione dei trent’anni dalla scoperta del primo esopianeta, fa il suo ritorno al Festival con Una miriade di sistemi planetari (venerdì 24 ottobre, ore 18, modera Paola Catapano) per parlare di 51 Pegasi b e della sorprendente corsa che ha permesso l’individuazione di oltre cinquemila esopianeti nella Via Lattea.
Rimanendo nel campo dell’astrofisica, nel 2025 festeggia vent’anni di attività il Large Binocular Telescope in Arizona, uno dei telescopi ottici più grandi e innovativi al mondo. A raccontarne la storia, ma anche le prospettive di un gioiello di tecnologia italiana, è il presidente dell’Inaf Roberto Ragazzoni insieme a due dei protagonisti delle osservazioni di Lbt, Adriano Fontana e Simone Esposito, in Il più grande telescopio del mondo (sabato 25 ottobre, ore 16, modera Rossella Spiga). In Sussurri dall’universo (venerdì 24 ottobre, ore 21) le musiche della pianista e compositrice Giulia Tagliavia si alternano agli interventi del presidente dell’Infn Antonio Zoccoli, della direttrice dell’Osservatorio di Cagliari dell’Inaf Federica Govoni e del direttore della sede di Cagliari dell’Infn Alessandro Cardini, in una conferenza spettacolo sulla rilevazione delle onde gravitazionali con un focus su Einstein Telescope, il futuro rilevatore candidato per operare nelle profondità di una miniera in Sardegna.
Dalla Sardegna all’Abruzzo, ma sempre sottoterra: in Siamo figli delle stelle (martedì 28 ottobre, ore 18, modera Lucia Votano) l’astrofisica nucleare Alba Formicola racconta come nei laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’Infn, grazie all’esperimento Luna, si possano ricreare i processi che si verificano nelle stelle oggi, ma anche quelli avvenuti pochi minuti dopo la nascita dell’universo. Passando in Sicilia, nel 2023 il telescopio KM3NeT ha “catturato” il passaggio del neutrino di più alta energia mai osservato da un essere umano e, in Profondo Blues (venerdì 31 ottobre, ore 18.30), i ricercatori che vi lavorano Carla Distefano, Giorgio Riccobene e Virginia Sciacca spiegano come questo strumento, grazie a una rete di sensori acustici, possa ascoltare i suoni prodotti dalle onde, dai terremoti, dalle navi e dai cetacei che solcano il Mar Mediterraneo. Nella conferenza ASTRI chiama Genova: luce Cherenkov in diretta (mercoledì 29 ottobre, ore 18.30, modera Sara Anzuinelli), il pubblico ha invece l’opportunità di osservare un telescopio Cherenkov in funzione direttamente da Tenerife, per poi scoprire l’importante lavoro di questi strumenti particolari e il loro ruolo nella moderna astrofisica attraverso il racconto di persone che lavorano sul campo, come gli astrofisici Silvia Crestan, Andrea Giuliani e Giovanni Pareschi. Stelle e universo sembrano un binomio indissolubile, ma che cosa sarebbe oggi l’essere umano se una coltre di nubi avesse sempre avvolto la Terra, impedendo la vista della volta celeste? Ne parla Roberto Trotta, cosmologo, divulgatore scientifico e medaglia Annie Maunder della Royal Astronomical Society nel 2020, nella lectio magistralis Il cielo stellato sopra di noi (domenica 2 novembre, ore 11).
Nell’anno internazionale delle Scienze e Tecnologie Quantistiche, il Festival della Scienza dedica parte del programma a questo argomento, per celebrarne il centenario della nascita e sottolinearne l’importanza crescente, confermata anche dalla recente attribuzione del premio Nobel per la fisica a tre ricercatori operanti in questo contesto. Il racconto degli inizi di questa disciplina è il tema dell’incontro La rivoluzione dei quanti (sabato 1° novembre, ore 17.30, modera Silvia Rosa Brusin), in cui gli storici della fisica Adele La Rana dell’Università La Sapienza e Matteo Leone dell’Università di Torino svelano l’opera, poco conosciuta, dei fisici italiani Antonio Garbasso e Antonino Lo Surdo, ai quali va il merito di aver introdotto in Italia la teoria di Bohr alla base della futura teoria dei quanti. Inoltre, grazie a un dialogo a tre voci con il fisico e divulgatore Giuseppe Mussardo, con la comunicatrice scientifica Paola Catapano e con l’attrice e performer Sara Alzetta, in Dio gioca a dadi con il mondo (sabato 1° novembre, ore 21) si può assistere a un racconto ironico e pop sulla storia della meccanica quantistica arricchito da intermezzi musicali dal vivo.
Passando al presente e al futuro della meccanica quantistica, in Connettere il mondo con intrecci di luce (martedì 28 ottobre, ore 17.30, modera Leonardo De Cosmo) il fisico quantistico e metrologo Davide Calonico e l’ingegnera e professoressa dell’Università di Napoli Angela Cacciapuoti raccontano cosa sono i fotoni “intrecciati” e, soprattutto, come possono essere usati per la crittografia e per dar vita a una vera e propria internet quantistica. Nella tavola rotonda Le sfide dell’Italia quantistica (sabato 25 ottobre, ore 15.30, modera Leonardo De Cosmo) si affrontano invece i prossimi step della rivoluzione quantistica con il professore di computazione quantistica del Politecnico di Milano Paolo Cremonesi insieme ai rappresentanti di due enti di recente costituzione: Halima Giovanna Ahmad dell’Icsc e Fabio Beltram del Nqsti, di cui è presidente. Nella lectio magistralis Gli ingredienti di ciò che siamo la fisica teorica Mariaelena Boglione conduce il pubblico in un viaggio nella fisica delle particelle elementari alla scoperta della cromodinamica quantistica, la disciplina che studia quello che avviene all’interno degli atomi (domenica 2 novembre, ore 18), mentre il fisico e metrologo Diederik Sybolt Wiersma, premio Enrico Fermi nel 2015, intreccia aneddoti storici poco noti con la fisica quantistica, che dal 2019 definisce tutte le unità di misura del Sistema internazionale, nella lectio magistralis Dal gomito del faraone al chilogrammo quantistico (martedì 28 ottobre, ore 18.30).
In meccanica quantistica esistono coppie di particelle intrecciate: per Constanza Rojas-Molina, matematica, illustratrice e divulgatrice scientifica di origine cilena, lo stesso accade con la matematica e il disegno, sue grandi passioni che racconta nell’incontro L’indissolubile intreccio tra matematica e fumetto (lunedì 27 ottobre, ore 21, modera Roberto Natalini). Sempre la matematica connessa all’arte, alla musica e alla filosofia è tematica delle lectio magistralis del matematico Daniele Struppa Keplero e la scoperta delle leggi planetarie (domenica 2 novembre, ore 18) e del filosofo Marco Panza Alla scoperta dell’infinito (domenica 26 ottobre, ore 16, modera Giuseppe Rosolini). Invece, nello spettacolo Verba manent (domenica 26 ottobre, ore 21) gli attori Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese, accompagnati dalle musiche di Marco Schiavone, omaggiano il matematico Ennio De Giorgi e il suo pensiero, secondo cui la matematica non sia un mero esercizio di calcolo, ma un’espressione della grande potenza immaginativa dell’essere umano.
Parte del palinsesto di conferenze del Festival della Scienza è dedicato all’intelligenza artificiale, al suo funzionamento e alle sue applicazioni presenti e future nei più disparati aspetti della quotidianità. Oltre all’ampia programmazione del progetto Raise, a far scoprire come l’interazione di idee matematiche possa dar vita a macchine capaci di apprendere è l’autore e divulgatore Paolo Alessandrini in Numeri che pensano (sabato 1° novembre, ore 11), mentre dei molti usi dell’intelligenza artificiale, e di come possa favorire la contaminazione tra saperi, parla Andrea Barucci, ricercatore del Cnr specializzato in machine learning per l’analisi di dati complessi in ambiti come la medicina e la paleontologia, in L’era dell’intelligenza artificiale (domenica 26 ottobre, ore 15). Anche l’informatico Pietro Liò approfondisce le metodologie di intelligenza artificiale applicate alla medicina che, nei prossimi anni, permetteranno diagnosi più precise e tempestive in Come sarà la medicina del futuro? (venerdì 24 ottobre, ore 18, modera Italia De Feis).
Su cosa significhi fare scienza in un mondo in cui l’efficienza e l’automazione sembrano prevalere sull’atto inventivo si sofferma Marco Andreatta, matematico e studioso di geometria algebraica proiettiva, nella sua lectio magistralis Mostrare o dimostrare (sabato 1° novembre, ore 16). Intrecciando neuroscienze, intelligenza artificiale, etica e diritto, il bioeticista tra i fondatori della neuroetica in Italia Andrea Lavazza, il neuroscienziato e fisiologo Marcello Massimini e il giurista dell'Università di Milano Federico Gustavo Pizzetti vanno Alla ricerca della coscienza (giovedì 30 ottobre, ore 18.30). Inoltre, i dati raccolti durante le ricerche del progetto Raise diventano suoni, immagini e teatro nello spettacolo Raise Emotion (mercoledì 29 ottobre, ore 21), composto da due performance: nella prima, The Ocean Without Us, il collettivo Stellare crea insieme all’artista Giuseppe La Spada un paesaggio sonoro e visivo, traducendo i dati sulla diffusione delle plastiche in ambiente marino in materia sensoriale e poetica; nella seconda dal titolo Another Beat, la compagnia teatrale La Pozzanghera traduce le ricerche sui gemelli digitali e sull’assistenza sanitaria del futuro in materia teatrale ed emotiva.
Degli intrecci tra Ia, economia, politica e tecnologia tratta invece l’esperto di strategie e politiche pubbliche e consigliere scientifico della rivista Limes Alessandro Aresu in Geopolitica dell’intelligenza artificiale (domenica 26 ottobre, ore 18.30, modera Georgia Cesarone). Come fermare guerre, armamenti e derive nucleari è un tema profondamente interdisciplinare in cui la scienza si intreccia con la società: nella tavola rotonda Per una scienza disarmante (sabato 25 ottobre, ore 17, modera Mario Agostino Rocca) ne parlano il fisico teorico ed ex segretario generale delle Conferenze Pugwash (Premio Nobel per la Pace 1995) Paolo Cotta Ramusino, l’esperta di intelligenza artificiale applicata all’uso di armi nucleari Alice Saltini e lo storico dell’Università di Genova ed ex sindaco della città Marco Doria.
Il Festival della Scienza 2025 dà inoltre grande spazio alle neuroscienze, tra gli eventi del progetto Mnesys alle Cisterne di Palazzo Ducale e le altre conferenze in programma, a partire dal ritorno della neuroscienziata e coordinatrice del Neuro Center di Humanitas Michela Matteoli che, nella conferenza La fioritura dei neuroni (sabato 1° novembre, ore 16), spiega come coltivare l’intelligenza nel corso di tutta la vita. Il cervello umano, per comprendere e produrre il linguaggio, si affida anche a metodi analoghi a quelli usati dagli algoritmi: di questo e di altri processi cognitivi nell’elaborazione del linguaggio tratta il neurobiologo Uri Hasson nella lectio magistralis Cervelli, macchine e modelli, (venerdì 31 ottobre, ore 18, modera Francesco Papaleo). A parlare di emozioni e della loro origine è invece la neurologa e neuroscienziata di fama internazionale Daniela Perani nell’incontro Quando il cervello si emoziona (mercoledì 29 ottobre, ore 17.30). Si confrontano arte e scienza nel dibattito a più voci Intrecci tra arte e cervello, ideato da Antonio Uccelli, direttore scientifico di Mnesys. Artisti che hanno realizzato alcune opere sui temi del cervello dialogano con neuroscienziati mescolando dimensione soggettiva e realtà oggettiva, emozioni e conoscenza (giovedì 30 ottobre, ore 21, modera Laura Berti).
Diversi incontri portano il pubblico a riflettere sull’unitarietà della cultura umana. Discipline scientifiche e umanistiche hanno inferenze reciproche e scambi continui, come spiega il fisico, divulgatore e attore Federico Benuzzi in Intrecci: tra arte e scienza (sabato 25 ottobre, ore 21), una conferenza spettacolo che, attraverso monologhi e performance, ci invita a valicare confini tra i diversi aspetti del sapere e dell’espressività. Sul perché alcuni quadri riescano a trasmettere sensazioni o emozioni si sofferma invece il biofisico Giorgio Rispoli, già research associate alla University of Washington, nella sua lectio magistralis Dipingere con gli occhi (domenica 26 ottobre, ore 15, modera Paolo Bianchini). Di percezione visiva e di multisensorialità tratta anche la tavola rotonda Dare un senso ai sensi (domenica 2 novembre, ore 18.30, modera Giulio Sandini), in cui la bioingegnera e psicoterapeuta Maria Bianca Amadeo, il docente di neuropsicologia e neuroscienze Giovanni Anobile e il cantante e polistrumentista Alex Cadilli affrontano il tema, approfondendo anche l’integrazione della vista con gli altri sensi, la sua comunicazione e la sua assenza.
Non possono mancare temi come la sostenibilità ambientale, il cambiamento climatico e l’energia. Nella lectio magistralis Batterie (sabato 25 ottobre, ore 18), il chimico premio Balzan 2020 e ideatore delle batterie a ioni di litio Jean-Marie Tarascon illustra come le batterie del futuro possano essere la chiave per uno sviluppo sostenibile. Invece, in Energia (domenica 2 novembre, ore 11) il fisico sperimentale Roberto Battiston racconta come, da inizio Ottocento, i consumi energetici siano aumentati a dismisura e come questa tendenza debba essere rapidamente invertita con fonti di energia non di origine fossile. Sulla necessità di una pianificazione seria e lungimirante che preveda una diversificazione delle fonti si sofferma il research professor all’Università di Chicago e Breakthrough Prize per la Fisica nel 2015 Antonio Ereditato in Il nuovo nucleare (giovedì 30 ottobre, ore 17.30, modera Carlo Piano), mentre nella tavola rotonda Il nucleare che cambia le regole (lunedì 27 ottobre, ore 18.30, modera Roberto Antonini), organizzata in collaborazione con Enea, se ne discutono i punti di vista di ricerca, industria e politica. A fare il punto sulla crisi climatica sono invece gli epidemiologi Paola Michelozzi e Paolo Vineis, la climatologa e divulgatrice Elisa Palazzi e l’autore e filosofo esperto di bioetica Luca Savarino, in un panel che spiega la necessità di un compromesso tra mitigazione e adattamento dal titolo A dieci anni da Parigi: un accordo mancato (sabato 1° novembre, ore 18.30). Nel 2005, Rai Radio2 con la trasmissione Caterpillar ha ideato “M’illumino di Meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, che si celebra ogni anno il 16 febbraio. A raccontare le diverse iniziative realizzate in questi anni per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse, in una puntata dal vivo di Caterpillar (giovedì 30 ottobre, ore 19.15) ospitata negli spazi del progetto Mnesys, sono i conduttori Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati.
A vent’anni dal tragico terremoto di Sumatra, il chair di uno dei quattro Centri mondiali di coordinamento di allerta tsunami dell’Unesco Alessandro Amato spiega come, a causa del cambiamento climatico, anche il mar Mediterraneo possa essere interessato da questi rischi in Tsunami: capirli per imparare a difendersi (sabato 25 ottobre, ore 16). Dei complessi intrecci fra meteorologia e volo aeronautico tratta invece la tavola rotonda Dalla Terra all’esosfera (domenica 26 ottobre, ore 11, modera Eva Gini), con il comandante delle Frecce Tricolori Paolo Marocco, il capo della sezione Coordinamento Editoriale del Cnmca Guido Guidi, il meteorologo aeronautico Daniele Mocio e l’ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare e membro della Riserva Astronauti dell’Esa Andrea Patassa.
Anche in questa edizione l’intreccio fra alimentazione e salute è uno dei temi trattati: il divulgatore e professore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Michele Antonio Fino esplora il mondo del vino tra storia, salute e realtà scientifica nella sua lectio magistralis Non me la bevo (domenica 26 ottobre, ore 18). Stefano Vendrame, il biologo che cura il canale YouTube “Domande al nutrizionista”, aiuta invece a orientarsi tra controversie e falsi miti sugli alimenti animali, dando utili consigli per un’alimentazione ragionevole in Carnivori o vegani? (martedì 28 ottobre, ore 18). Davide Cassi, fondatore del laboratorio di fisica gastronomica dell’Università di Parma, in Pasta cruda, pasta cotta (sabato 1° novembre, ore 18), porta alla scoperta dei segreti di uno dei piatti simbolo della cucina italiana, tra metodi classici, cottura passiva e innovazioni nate nei laboratori di ricerca, mentre Hellas Cena, medico specialista in scienze dell’alimentazione e il botanico esperto di biologia molecolare vegetale Massimo Labra si soffermano sulle “nature-based solutions” nelle aree urbane in La biodiversità fa bene alla salute (lunedì 27 ottobre, ore 17.30).
Passando alle scienze della salute, la biotecnologa e divulgatrice scientifica Beatrice Mautino spiega l’importanza di affidarsi alla scienza anche nei momenti più duri e quando ogni certezza sembra vacillare, per esempio nel caso di malattie, in Può succedere a chiunque (domenica 26 ottobre, ore 18). Sempre sul rapporto fra scienza e salute verte la lectio magistralis di Alberto Diaspro, professore dell’Università di Genova e premio Fermi 2024 della Sif, dal titolo Gli intrecci invisibili tra scienza e salute (venerdì 24 ottobre, ore 17.30, modera Angela Bracco). La medicina di genere è un cambio di prospettiva che mette la persona al centro del percorso di cura ed è approfondita da Elena Ortona e Alessandra Carè, rispettivamente direttrice ed ex-direttrice del Centro di riferimento per la medicina di genere dell’Iss in Che cos’è la medicina di genere (venerdì 31 ottobre, ore 17.30). Sempre la questione del genere, ma con particolare attenzione all’ambito lavorativo, è affrontata dalla sociolinguista Vera Gheno, dalla demografa Alessandra Minello e dalla matematica Chiara de Fabritiis in Persone, numeri, parole (mercoledì 29 ottobre, ore 18, modera Giuseppe Rosolini).
Presente anche un focus sulla paleontologia che, anche attraverso nuove tecniche di indagine basate sullo studio del Dna, sta conoscendo un grande sviluppo ridisegnando la storia dell’uomo. Cinquantamila anni fa, Homo sapiens e neandertaliani condividevano la vita con un altro essere vivente: l’Homo di Denisova. A parlarne al Festival della Scienza sono la paleoantropologa Silvana Condemi in L’enigma Denisova (domenica 26 ottobre, ore 15.30) e il giornalista scientifico esperto di paleontologia Franco Capone in Neanderthal, l'altra umanità (sabato 25 ottobre, ore 11), che spiega anche come i “cugini” di Homo Sapiens avessero diverse realtà etnolinguistiche e come svilupparono notevoli capacità tecniche e simboliche. Sulle nuove frontiere della ricerca archeologica si soffermano invece l'esperta di tecnologie applicate ai beni culturali e ricercatrice Ceric all’Elettra Sincrotrone di Trieste Chiaramaria Stani e la chimica e ricercatrice del Center of Cultural Heritage Technology di Venezia Roberta Zanini in Indiana Jones e l’ultima provetta (sabato 1° novembre, ore 15, modera Marcello Turconi).
Ospite al Festival della Scienza anche Peter Kuper, pluripremiato fumettista e vignettista del New York Times che, nell’incontro Insectopolis, trasporta il pubblico attraverso i 400 milioni di anni di storia degli insetti tracciando i ritratti delle persone che li hanno studiati, da Maria Sybilla Merian a Edward O. Wilson (martedì 28 ottobre, ore 21). Inoltre, il filosofo esperto di etica animale ed evoluzionismo Simone Pollo, in Considera gli animali (sabato 25 ottobre, ore 15), spiega l’importanza di difenderne diritti e dignità, tra allevamenti intensivi, abbigliamento e sperimentazione scientifica.
Infine, alcuni ospiti del Festival della Scienza 2025 pongono un occhio di riguardo al passato o al futuro della scienza. A esplorarne le radici storiche, le rivoluzioni e le sfide attuali sono il fisico esperto di neutrini Francesco Vissani e il chimico e scrittore della serie di libri che hanno ispirato la serie televisiva “I delitti del BarLume” Marco Malvaldi in Che cos'è la scienza? (mercoledì 29 ottobre, ore 18), mentre il chimico Gianfranco Pacchioni nella lectio magistralis Scienza chiara, scienza oscura (venerdì 31 ottobre, ore 17.30) parla di come, negli ultimi anni, la ricerca scientifica d’avanguardia si svolga sempre meno nelle università, luoghi in cui la ricerca è pubblica, aperta e trasparente, e sempre più all’interno delle big tech, le grandi aziende tecnologiche globali in cui la ricerca è privata, riservata e inaccessibile.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Ex Ilva: nuova assemblea, resta il presidio alla stazione di Cornigliano in attesa del vertice a Roma
05/12/2025
di Luca Pandimiglio
Corteo ex Ilva, Anpi Genova: "Inaccettabile griglie e lacrimogeni per i lavoratori come al G8"
04/12/2025
di Gilberto Volpara
Terzo Valico, superati i 50 km di scavo: completato il 94% delle gallerie, ne restano 3,5
04/12/2025
di Redazione
Genova, tassa imbarchi: no di armatori e terminal al tavolo con Comune “Non saremo esattori”. Rixi:“Tasse così spostano il traffico”
04/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Liguria: allerta valanghe sulle Alpi Liguri Sud fino alla serata di venerdì
04/12/2025
di R.C.
