Ponte di Genova, Robbiano: "Grazie a Mattarella non sarà una baracconata, ma non saremo all'inaugurazione"
di Maria Grazia Barile
Il rappresentante del 'Comitato parenti vittime di Ponte Morandi' ringrazia anche il sindaco Bucci
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"Abbiamo deciso di non partecipare all'inaugurazione del nuovo ponte di Genova perchè non è il nostro momento. Non possiamo festeggiare con la città, che lo promuove giustamente come la rinascita di Genova. Per noi non rinasce nulla". Lo dichiara a Telenord Giorgio Robbiano del 'Comitato parenti vittime di Ponte Morandi' all'indomani della decisione di disertare l'inaugurazione fissata per i primi d'agosto: "Noi apparteniamo a quello che è il passato, vogliamo solo che i nostri cari non vengano dimenticati. Abbiamo chiesto che vengano nominati nel corso dell'inaugurazione perchè loro devono essere in prima fila, insieme al presidente Mattarella e a tutte le autorità".
Robbiano spiega che è stata comunque una scelta sofferta: "La decisione di non esserci è stata presa perchè quel momento non è il nostro. Noi avevamo fatto delle rimostranze quando negli scorsi mesi arrivavano le notizie più disparate in merito all'inaugurazione. Notizie assurde e contrastanti con l'annuncio di concerti da una parte e dall'altra, la Rai, Salini, la presentazione di Amadeus, sembrava una baracconata. Come Comitato abbiamo chiesto di fare un'inaugurazione sobria nel rispetto dei nostri cari e siamo stati ascoltati dal presidente della Repubblica Mattarella. Il suo intervento ha fatto in modo che quell'evento non divida gli animi ma ne ricordi il motivo. L'incuria, la mancanza di manutenzione hanno portato al crollo del ponte e alla perdita dei nostri cari".
Nel crollo di Ponte Morandi Giorgio Robbiano ha perso il fratello Roberto, la cognata Ersilia e il nipotino Samuele di 8 anni, la più piccola vittima della tragedia. Stavano andando a Voltri, a casa del padre: "Il 16 agosto sarebbe stato il compleanno di mio fratello e avevamo deciso di festeggiarlo insieme il 14 a casa di mio padre. Non partivano per le vacanze, stavano arrivando dalla loro casa di Campomorone e ci saremmo dovuti incontrare tutti insieme da mio padre che abita a Voltri. Purtroppo non sono mai arrivati".
Robbiano ringrazia poi il sindaco Bucci che ha appoggiato la loro iniziativa di piantare 43 alberi, uno per ogni vittima, sotto il nuovo ponte. Nascerà così 'Il cerchio dei 43 alberi' che verrà inaugurato il prossimo 14 agosto, nel secondo anniversario del crollo: "Sarà un momento intimo, fra di noi, per ricordare le vittime di quella tragedia, i nostri cari che da qual giorno abbiamo perso".
Infine Giorgio Robbiano ricorda l'obiettivo del 'Comitato parenti vittime di Ponte Morandi' : "Non è solo ricordare e mantenere viva la memoria dei nostri cari ma è anche fare in modo che tragedie come questa non accadano mai piu'. Dobbiamo vigilare, essere presenti e far sentire la nostra voce. Il giorno in cui verranno stabilite le responsabilità non sarà un giorno di festa ma potremo dire che la giustizia ha fatto il suo corso e qualcuno dovrà pagare".
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