Nubifragio, il vice sindaco Piciocchi spala fango nel sottopasso allagato. Le opposizioni: "Cittadini abbandonati"
di Simone Galdi
La zona di Brin da tempo al centro delle polemiche. Lodi (Azione): "Anni di nulla, in Comune devono sentirsi in allerta rossa tutti i giorni"

Il vicesindaco facente funzioni di sindaco a Genova Pietro Piciocchi e l'assessore comunale alla Protezione civile Sergio Gambino hanno partecipato alle operazioni di ripristino della viabilità per riaprire il sottopasso di Brin allagato dal maltempo spalando fango da stamani insieme al personale della protezione civile e della municipalizzata incaricata delle manutenzioni Aster.
Le operazioni - Il sottopasso è stato chiuso questa notte dalla polizia locale a seguito degli allagamenti verificatisi. La conclusione delle operazioni di pulizia e la riapertura della normale viabilità è prevista entro stasera. Il Comune spiega che "nella notte a Genova sono caduti circa 50 millimetri di pioggia tra le 22 e le 23 e hanno determinato un pesante ruscellamento proveniente da terreni privati in zona via Mansueto a Certosa causando uno sversamento di un enorme quantità di detriti sulla strada che hanno trovato la loro fine corsa presso il sottopasso di Brin. Il livello dei torrenti è rimasto sotto i primi livelli di guardia".
Intervento strutturale - "L'ennesima ondata di maltempo a Genova ha messo a dura prova la Val Polcevera, ogni volta che piove costretta a fare i conti con l'allagamento delle strade, una criticità che continua a ripetersi in zone come Certosa e Rivarolo. I temporali improvvisi e intensi hanno causato il tracimamento dei torrenti, provocando danni ingenti e bloccando la viabilità". Lo denuncia il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale della Liguria Armando Sanna. "Da tempo viene chiesto un intervento urgente e strutturale per la zona - sottolinea -. Non possiamo più permettere che la Valpolcevera venga sempre messa in difficoltà da queste emergenze. Non può essere che i cittadini di questa zona vengano trattati come cittadini di serie B".
Allerta rossa - "Gli allagamenti a Certosa dimostrano la mancata messa in sicurezza di una zona di Genova fortemente cantierizzata - commenta la segretaria regionale di Azione e consigliera comunale Cristina Lodi -. Servono immediate risposte, presidi assessorili costanti prima di procedere con altri avanzamenti di cantiere. Nessuno oggi è stato ferito o bloccato in auto. Ma questo non ci deve far dormire sonni tranquilli. Da ieri sera tutti in Comune si devono sentire in allerta rossa tutti i giorni".
Prevenzione trascurata - "Un'altra notte di paura e allagamenti a Genova - interviene il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano -. Altra dimostrazione plastica di come il centrodestra abbia trascurato la prevenzione. Siamo stanchi di ripetere sempre le stesse raccomandazioni, inascoltati. Vedere ancora una volta le strade genovesi trasformate in fiumi è inaccettabile".
Uomo-macchina - "È avvilente veder sollevare polemiche anche di fronte a chi si rimbocca le maniche e aiuta a pulire Genova dal fango. Pietro Piciocchi, una volta che la sua presenza non era più necessaria al centro operativo comunale, senza fare annunci, è andato a Certosa e ha iniziato a spalare. Non ha fatto propaganda, non si è messo in posa. Ha fatto semplicemente il Pietro Piciocchi, l'uomo-macchina del Comune di Genova. Non è il primo e, ci auguriamo, non sarà neppure l'ultimo sindaco che va sul posto e si mette a disposizione. C'è chi preferisce comunque, in ogni modo, la macchina del fango. Noi siamo orgogliosi della nostra macchina nel fango”. Così il gruppo Lorenzo Pasi e Federico Barbieri, membri del gruppo Orgoglio Genova in consiglio comunale.
Dal Municipio solo accuse e nessuna collaborazione con il Comune - “Il problema degli allagamenti in quella zona della città non è certo una novità: è una criticità che purtroppo si ripresenta periodicamente da circa cinquant’anni, per questo massima attenzione e solidarietà ai cittadini che con ragione sono provati preoccupati. Ma al centro sinistra, per evidenti motivi di campagna elettorale, sembra sfuggire che, con l’amministrazione di centro destra, i piani Aster hanno portato ad un significativo incremento degli investimenti per la pulizia di fiumi e greti. I rivi puliti da Aster nel 2014 erano 57 per poi passare a 92 nel 2015. Nel 2022 sono arrivati a 112 (circa il 25% di più). Secondo il piano triennale, nel triennio 2015/2018, venivano stanziati 800.000 euro per la pulizia della caditoie. Nel triennio 2017/2020 (ad esempio nel 2018) 1.000.000 di euro. Sono dati tangibili e reali. Troppo facile scrivere lettere d’accusa dopo che le cose sono successe, mentre Piciocchi era impegnato a spalare fango, il presidente di Municipio era impegnato a buttare fango sugli uffici e su chi si dava da fare. Siamo di fronte ad un Municipio che invece di collaborare è capace solo di gettare responsabilità sul Comune ”. Così Giorgia Mannu, candidata di Vince Genova alla presidenza del Municipio V - Valpolcevera.
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