Liguria, Orlando: "Bucci riduce deficit sanità a scapito della qualità dei servizi"

di steris

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"Quella riduzione, proposta come lineare, inevitabilmente determina una caduta della qualità dell'erogazione del servizio"

Liguria, Orlando: "Bucci riduce deficit sanità a scapito della qualità dei servizi"

"Ieri in consiglio regionale il presidente Marco Bucci è venuto a raccontarci che nella sanità ligure va tutto bene, a partire dal buco di bilancio che secondo lui si sarebbe ristretto. L'informativa presentata in consiglio regionale parla di 19,2 milioni di euro per il 2024, ma l’unico atto ufficiale ad oggi è una delibera di alcuni giorni fa in cui il disavanzo di gestione ammonta a 62 milioni di euro, con un taglio di 35 milioni sui Livelli essenziali di assistenza per coprirlo". Così l'ex ministro del Lavoro e consigliere regionale del Pd in Liguria, Andrea Orlando, in un video del suo intervento ieri in consiglio regionale sulla sanità.

"Se c'è stato un adeguamento dei parametri proposti dal MEF non è per una ragione metafisica. Il Presidente Bucci ci dovrebbe spiegare come si è arrivati al numero 19 - aggiunge Orlando - perché è del tutto evidente che ci sono tanti modi per ridurre quella forbice. Quella riduzione, proposta come lineare, inevitabilmente determina una caduta della qualità dell'erogazione del servizio. Se questi 19 milioni, prendiamoli per buoni, sono stati realizzati attraverso una razionalizzazione, allora noi stiamo parlando di un fatto positivo. Se però quei 19 milioni nascondono un arrancare del sistema che è stato coperto con riduzioni di carattere patrimoniale, dilazione dell'erogazione delle prestazioni, diminuzione della qualità delle prestazioni, il giudizio cambia completamente".

"Nei mesi scorsi ho girato i pronto soccorso e purtroppo ho avuto anche esigenza di ricorrervi per alcuni congiunti: si può dire che non c'è un taglio nei fatti quando una persona sta quattro giorni in attesa di andare in un reparto, in una barella, in un corridoio di un pronto soccorso? Quella prestazione è una prestazione che corrisponde a quanto prescrive il Servizio Sanitario Nazionale o è solo smarcata come tale? Non sto parlando dei casi estremi, sto parlando delle persone che sono messe in quella barella alla quale si chiedono le generalità e la patologia, con una persona a 5 centimetri di distanza che sta aspettando di avere lo stesso tipo di trattamento. A quella persona stiamo erogando una prestazione - conclude l'esponente dem - così come è prescritta dalla legge, così come è prescritta dal Servizio Sanitario Nazionale a proposito di presa in carico della persona?".

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