Norma anti-pipì a Genova, i proprietari di cani: "Paradossale, serve solo a fare cassa"

di Fabio Canessa

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Al via la raccolta firme per chiedere più aree riservate: "Si parta da Villa Gambaro"

Norma anti-pipì a Genova, i proprietari di cani: "Paradossale, serve solo a fare cassa"
I proprietari di cani si preparano alla controffensiva dopo la modifica al regolamento comunale che introduce anche a Genova l'obbligo di portare con sé una bottiglietta per lavare con acqua la pipì di Fido. "Non siamo contrari, ma lo troviamo paradossale - attacca Laura Baracchi che coordina il gruppo Facebook Cittadini4Zampe - con tutti i problemi della città, dalle montagne di mozziconi per terra ai bidoni maleodoranti, accanirsi sulla bottiglietta per salvare il decoro è come svuotare il mare con un cucchiaio. Forse è più facile fare cassa coi padroni dei cani che con certi 'due zampe' che sporcano la città. L'atteggiamento repressivo non è la maniera adeguata di risolvere i problemi". Crescono i malumori e insieme a questi le iniziative per portare la giunta Bucci sulla strada di una politica 'pet-friendly'. La stessa Laura Baracchi ha dato vita a una raccolta firme per portare la questione all'attenzione dell'assessore Matteo Campora: "All'anagrafe cittadina risultano 63mila cani, sono cresciuti in maniera esponenziale. L'amministrazione deve prendersene carico". Cosa chiedono? "Abbiamo bisogno di aree cani, a Genova non sono sufficienti. Molti comuni d'Italia hanno aree cani degne di essere chiamate tali. Certo, non siamo in pianura padana ma si possono comunque individuare spazi per la sgambatura, senza ovviamente disturbare anziani e bambini. Finché non ci vengono date aree adeguate, continueremo a portare i cani dove possiamo". A Genova le aree attrezzate sono 23 sparse nei nove municipi. Molte di queste, però, sono molto piccole e non consentono ai cani di grossa taglia di correre. Una delle poche eccezioni è quella allestita nel parco dell'Acquasola, ben recintata e dotata di panchine per i padroni. Una proposta, ad esempio, riguarda il parco di Villa Gambaro in Albaro: "È tutto in salita, e i giochi per bambini non sono a norma. Perché non riservarla a chi vuole portarci gli animali?", dice Laura Baracchi. La norma 'anti-pipì' sarà applicata solo dopo una fase di sperimentazione e segue la scia di altre città liguri tra cui Savona. Le sanzioni previste vanno da 50 a 300 euro. L'assessore Campora intanto annuncia che partirà un censimento delle fontanelle per venire incontro ai proprietari di cani. Fabio Canessa