Nervi, in 250 alla protesta contro cementificazione e nuovo porticciolo

di Andrea Carozzi

I manifestanti, sempre rispettando le distanze sociali, hanno sfilato per le vie del quartiere srotolando un lungo filo rosso

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Si sono ritrovati, rispettando le norme sul distanziamento, davanti alla chiesa di San Siro per poi sfilare verso l'area di Campostano e il porticciolo di Nervi uniti da un lungo filo rosso. E' la protesta che ha visto partecipare circa 250 nerviesi per dire no ai progetti di restyling della zona: il primo prevederebbe la creazione proprio nell'area di Campostano di un nuovo supermercato con parcheggio e, sul tetto, la nuova piscina, l'altro invece dovrebbe dare un nuovo volto allo storico porticciolo.

Una manifestazione che ha cercato di far sentire la voce dei cittadini, partita sui social e arrivata poi in strada, dove però i manifestanti hanno cercato di arrecare il minimo disturbo possibile alla circolazione, sfilando in fila indiana lungo tutto il percorso previsto.

“Non è possibile che nel 2020 si cerchino soluzioni come questa che prevede la cementificazione del porticciolo e la costruzione dell’ennesimo supermercato in un’area verde come quella di Campostano” ha sottolineato durante le manifestazione Matteo Ciappina uno dei promotori.

Tra i partecipanti anche Alberto Pandolfo Segretario Provinciale del Partito Democratico che auspica un superamento dell’attuale soluzione voluta dall'amministrazione comunale.

“Il porticciolo di Nervi ha sicuramente bisogno di una risistemazione e sicuramente di una rinaturalizzazione- ha dichiarato Pandolfo -  il progetto che è stato presentato risolve sicuramente la questione dell’incuria attuale ma non corregge l’elemento della cementificazione del porticciolo, è quindi chiaro che il progetto va rivisto senza immaginare un ulteriore danno a causa del cemento in un’altra area di Nervi come quella di Campostano”.