Nascere ai tempi del covid: in Liguria circa 60 donne incinte positive
di Redazione
All'ospedale San Martino pronto un reparto per mamme positive: "Percorsi dedicati e tamponi prima del parto. Nessun caso segnalato al policlinico tra i neonati"
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La pandemia ha modificato inevitabilmente il lavoro in ospedale anche nei reparti che non riguardamente direttamente i malati covid. È il caso del reparto di neonatologia che, come al policlinico San Martino di Genova, si è dovuto adeguare al periodo: "Stiamo attraversando un momento della pandemia non facile, la curva epidemica è notevolmente incrementata legata al fatto che si effettuano molti più tamponi per la ricerca del virus - afferma in una lunga intervista a Telenord Cesare Arioni il direttore del reparto di neonatologia - In questo momento la curva epidemica è stimata in circa 60 donne gravide positive al covid in Liguria, a Genova circa una trentina di donne positive al covid. Il policlinico San Martino è stato definito da Alisa centro hub per le gravidanze covid positive, fin dall'inizio della pandemia sono stati formalizzati dei percorsi separati dedicati alle donne positive rispetto alle negative. Questo al fine di partorire in estrema sicurezza. Chiaramente in questo momento, con questi numeri, riesce più difficile da parte del personale sanitario gestire questi percorsi. Nella prossima settimana il punto nascite dell'ospedale Galliera sarà riservato alle donne gravide positive mentre il San Martino dovrebbe a breve aprire un repartino di gravide covid positive: sostanzialmente tre letti dedicati alle donne positive al virus, nettamente separate rispetto alle altre donne. Una mamma che viene a partorire qui, viene testata con un tampone molecolare a determinati punti della gravidanza. Il primo nella 37esima settimana, alla 38esima, 40esima... Finchè non partorisce. In questo modo si riesce a testare l'intero percorso della donna gravida."
Il punto sull'allattamento anche in presenza di infezione da covid: "L'allattamento materno è sempre stato raccomandato dalle nostre società scientifiche anche in caso di infezione da covid proprio perchè nel latte materno non è stato trovato l'Rna del virus ma al contrario sono stati trovati anticorpi protettivi rispetto all'infezione."
Quanti neonati avete avuto positivi? "In questo momento, dall'inizio di ottobre, abbiamo circa una o due donne gravide che partoriscono nel nostro centro. Per il momento non abbiamo nessun caso di neonato con infezione congenita da Sars-cov2. Non è da escludere che un neonato possa infettarsi dalla mamma, è chiaro che c'è anche la possibilità di un'infezione nel post parto. Nella nostra esperienza tutti i neonati che abbiamo avuto sono risultati asintomatici ma anche a livello internazionale è questo il trend. Fortunatamente il neonato sembra che reagisca in maniera meno importante all'infezione e quindi anche se dovesse essere infetto presenta un'infezione molto meno grave rispetto al soggetto adulto proprio perchè il suo sistema immunitoario non determina questa risposta eccessiva al virus con gli effetti che vediamo che si verificano."
C'è stato un aumento, o una diminuzione, delle nascite in questo 2020? "Al momento non abbiamo osservato un decremento delle nascite, questo penso che sia un buon messaggio da dare alla popolazione. Anche in quest'epoca si partorisce e cerchiamo che questo evento sia un momento di gioia vissuto dalla mamma e dal papà. Ci sono un po' di restrizioni per i papà: possono entrare nel travaglio, nel parto e nelle prime due ore nel post parto. per ridurre l'affollamento non possono più venire, solo al momento della dimissione."
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