Nasce FREEeste, il retroporto di Trieste con punto franco
di Pietro Roth
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Il presidente D'Agostino: "Siamo a una svolta, aumentano qualità e traffici"
Un regime giuridico di Punto Franco trasferito a Bagnoli della Rosandra (Trieste), in una nuova area di proprietà di Interporto di Trieste Spa, destinato a logistica e stoccaggio e dove esiste la possibilità di svolgere attività manifatturiere e industriali in punto franco, in un'area strategica in cui ferrovia e terminal intermodali sono integrati e c'è una connessione diretta con la Free Zone del Porto di Trieste attraverso un corridoio doganale: è FREEeste (Free Zone of Trieste), la nuova area logistica retroportuale in regime di punto franco inaugurata oggi.
La struttura, acquisita da Interporto di Trieste da Wärtsila Italia a dicembre 2017, con un investimento di 21 milioni di euro, comprende un'area di 240 mila metri quadri, di cui 74 mila coperti, e include un raccordo ferroviario con la stazione di Aquilinia. Una realtà, ha osservato il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, Zeno d'Agostino, che è segnale di una "svolta" e che è "già a regime".
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