Musolino alla COP27 parla degli sforzi dei Paesi del Mediterraneo per ridurre l'inquinamento atmosferico causato dalle navi
di Edoardo Cozza
Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale: "Azioni concrete dei porti membri per decarbonizzare e fare sempre meglio”
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha partecipato, rappresentando l’Associazione MEDports, della quale è vicepresidente, alla COP27 all’interno del Padiglione Mediterraneo.
Musolino è intervenuto all’evento denominato “Gli sforzi del Mediterraneo per ridurre l'inquinamento atmosferico causato dalle navi”.
Musolino ha illustrato “gli sforzi e le azioni concrete che tutti i porti membri hanno già messo in atto per decarbonizzare e ridurre l'inquinamento atmosferico, ma anche l'intenzione di fare di più e meglio nel prossimo futuro, sottolineando che l'Associazione MEDports, “con i suoi membri, appartenenti a quasi tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta il punto di incontro ideale per discutere, scambiare buone pratiche, favorire un'ulteriore cooperazione e creare un futuro migliore e più sostenibile per il Mediterraneo, i suoi porti e i territori limitrofi”.
Obiettivo dell'iniziativa quello di sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla sinergia regionale stabilita per ridurre l'inquinamento atmosferico delle navi nel Mediterraneo, attraverso la cooperazione tecnica e le attività di sviluppo delle capacità, comprese le attività di sostegno finanziario e la mobilitazione delle risorse.
Nel dicembre 2021 le parti contraenti della Convenzione per la protezione dell'ambiente marino e della regione costiera del Mediterraneo (Convenzione di Barcellona) hanno, infatti, adottato due decisioni fondamentali in funzione della riduzione dell'inquinamento atmosferico prodotto dalle navi: una nuova strategia "mediterranea" per la prevenzione, la preparazione e la risposta all'inquinamento marino provocato dai mercantili (2022-2031) e la designazione del Mar Mediterraneo, nel suo complesso, come zona di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo (Med SOx ECA) ai sensi dell'allegato VI della convenzione MARPOL.
Le due decisioni hanno determinato un maggiore slancio da parte di tutti gli attori protagonisti, accelerando il processo di riduzione delle emissioni atmosferiche delle navi, attraverso diverse iniziative coordinate.
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