MoVeIn in Liguria, Bogliolo (NM): “Regione ha fatto la sua parte per sistema controllo veicoli inquinanti, ora tocca al Comune di Genova”
di R.P.
“Il 41,4% dei mezzi è classificato Euro 4 o inferiore. Senza un sistema come MoVeIn, quasi metà dei cittadini rischia di essere esclusa dalla mobilità urbana"
La Regione Liguria ha completato l’iter per l’attivazione del sistema MoVeIn (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), pensato per ridurre l’impatto delle limitazioni alla circolazione dei veicoli più datati, in particolare Euro 4 e precedenti. A darne notizia è il consigliere regionale di Vince Liguria-Noi Moderati, Federico Bogliolo, che ieri ha presentato un’interrogazione in aula sull’argomento, ricevendo risposta positiva dall’assessore all’Ambiente Giampedrone. “L’assessore ha confermato che la Regione ha fatto tutto il possibile per attivare il sistema – ha dichiarato Bogliolo –. Ora è il momento che anche il Comune di Genova faccia la propria parte. È il principale soggetto interessato, e i cittadini attendono risposte concrete”.
Il sistema MoVeIn, già attivo in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, prevede l’installazione di una scatola nera sui veicoli soggetti a limitazioni, per monitorarne i chilometri percorsi e calcolare l’impatto ambientale effettivo. In questo modo, chi utilizza l’auto solo in modo saltuario – come anziani o famiglie che non possono permettersi un veicolo nuovo – potrebbe continuare a circolare, entro certi limiti, senza incorrere nei blocchi totali previsti dalle normative ambientali.
In Liguria, secondo Bogliolo, il tema riguarda una quota rilevante di veicoli. “Il 41,4% dei mezzi circolanti è classificato come Euro 4 o inferiore. Senza un sistema come MoVeIn, quasi la metà dei cittadini rischia di essere esclusa dalla mobilità urbana”.
Il consigliere ha sottolineato come il sistema rappresenti una “risposta concreta e intelligente” alle esigenze di chi è colpito dalle restrizioni, bilanciando il diritto alla mobilità con gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento. “La Regione ha fatto la sua parte – ha concluso –. Adesso tocca al Comune di Genova assumersi la responsabilità verso i suoi cittadini, attivando concretamente il servizio”.
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