Morta dopo il vaccino a Genova: Camilla soffriva di piastrinopenia autoimmune
di Alessandro Bacci
La giovane assumeva una doppia terapia ormonale. Da capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda prima della vaccinazione
Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni morta dopo la vaccinazione volontaria con AstraZeneca, secondo quanto appreso soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale. Gli investigatori vogliono capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della somministrazione del vaccino, il 25 maggio.
Tra i documenti che stanno acquisendo i militari anche le relazioni dei dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l'incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.
I carabinieri del Nas di Genova stanno acquisendo cartelle cliniche e tutta la documentazione medica relativa a Camilla Canepa. I militari, delegati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all'aggiunto Francesco Pinto, stanno andando negli ospedali di Lavagna, dove la giovane è stata ricoverata il tre giugno, e al Policlinico San Martino.
Secondo fonti investigative, nella cartella clinica acquisita presso l'ospedale di Lavagna, acquisita dai Nas, sarebbero indicati sia la piastrinopenia autoimmune ereditaria che la somministrazione di un farmaco ormonale che sarebbe avvenuta qualche giorno dopo la vaccinazione. Per quanto riguarda il primo aspetto, deve essere verificato se nell'anamnesi richiesta prima della vaccinazione sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria.
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