Migranti, Toti: "Data disponibilità al ministro per un Cpr in Liguria"

di Redazione

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"Al momento riportiamo i cittadini solamente in Tunisia, Egitto e Nigeria ed è una piccola parte di coloro che arrivano"

Migranti, Toti: "Data disponibilità al ministro per un Cpr in Liguria"

"Abbiamo già dato al ministro Piantedosi la disponibilità a collaborare per dare un'ordinata risposta a una crisi che non è risolvibile in pochi giorni e neppure esclusivamente a livello nazionale". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti parlando della disponibilità a realizzare anche in Liguria un Centro per il rimpatrio (Cpr) dei migranti.

"I Cpr hanno molto senso se aumentano gli accordi di rimpatrio, sono importanti, ma lo sono tanto quanto saremo in grado di attivare accordi di reimmissione degli immigrati negli Stati d'origine. Al momento riportiamo i cittadini solamente in Tunisia, Egitto e Nigeria ed è una piccola parte di coloro che arrivano", aggiunge Toti.

"Dopodiché, una volta che questi signori sono arrivati, soprattutto per quanto riguarda i richiedenti asilo - prosegue - io credo che si debbano individuare anche politiche di integrazione che permettano loro, dato il lungo periodo di stazionamento sul nostro territorio, di integrarsi, al di là delle accoglienze temporanee che il governo può dare".

"Speriamo che prima o poi tutti si rendano conto che il problema dei migranti non è solo un problema italiano, ma è un problema europeo". Così il presidente della Liguria Giovanni Toti. "La Francia applica con grande rigore gli accordi di respingimento che fanno parte del trattato di Dublino e delle regole che normano la permanenza degli immigrati irregolari per rispondere alla propria politica interna, alla propria opinione pubblica - spiega Toti - non è una novità ma è chiaro che si deve partire rinnovando quelle regole, rendendole più coerenti". Toti chiede "un dialogo europeo serrato" su "un tema che riguarda tutte le regioni, tutto il Paese, tutta l'Europa cerchiamo di rimboccarci le maniche. Ognuno faccia il suo senza polemiche e senza quelle sindromi 'non a casa mia' che accompagnano troppo spesso la politica italiana".

"Polemiche inutili", così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, definisce la discussione sull'accoglienza dei migranti a Genova nelle tende e nei container. "Genova si sta facendo carico di un numero infinito di minori non accompagnati - ha spiegato - molto superiore in proporzione agli abitanti ad altre zone del Paese. Evidentemente scontiamo il fatto di essere una regione di passaggio, di ricongiungimenti familiari. Occorre dare la migliore sistemazione possibile con gli strumenti che abbiamo a disposizione. La Regione ha sempre collaborato e vorremmo fare il meglio per tutti. Cercheremo di fare il possibile per dare la migliore assistenza a questi ragazzi, sapendo che è un tema gravoso e non di facile soluzione". Il governatore ha aggiunto: "La Liguria ha già sofferto tanto dal punto di vista dell'immigrazione e soprattutto sul sul confine occidentale verso la Francia. Io credo che si dovrebbe smettere di fare polemica e smettere di proporre all'opinione pubblica soluzioni miracolistiche che non esistono. Il flusso migratorio durerà, va affrontato con una serie di misure articolate per poterlo gestire. Chi discetta senza dare soluzioni alternative lascia il tempo che trova, specula a basso costo su situazioni di grave crisi. Non credo che faccia bene a se stesso, alla Liguria, al Paese".

 

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