Migranti, il Cas di Struppa riapre a causa dei tagli del governo
di Fabio Canessa
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In 50 arrivano da associazioni non più in grado di assisterli. Ma sui social la destra minaccia proteste
I 50 migranti che saranno trasferiti lunedì nel Cas (centro accoglienza straordinario) di via Lucarno a Struppa sono stranieri già in carico in altri centri genovesi ma “scartati” da associazioni che non hanno potuto partecipare al nuovo bando "al ribasso" indetto dalla prefettura in seguito alle direttive del ministro degli Interni Matteo Salvini che riduce la quota per ogni migrante da 35 a 18 euro.
Un taglio che ha costretto molte associazioni a rinunciare all'accoglienza "perché con questo budget - hanno denunciato - non si riesce a garantire un servizio di accoglienza e di integrazione adeguato", "non siamo albergatori" hanno aggiunto polemici i responsabili dei centri della provincia di Genova nel rinunciare a rispondere all'ultimo bando indetto dalla prefettura.
Il Cas di Struppa è gestito dalla Migrantes della Curia, da sempre l'associazione più strutturata e per questo in grado di fornire un servizio per i richiedenti asilo anche a tariffe più basse.
Il trasferimento degli stranieri in via Lucarno fissato per lunedì ha già fatto scattare proteste sui social con tanto di minacce di manifestazioni da parte di cittadini vicini alla destra estrema.
M.V.
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