Masone: concorso di idee per riqualificare area ex Cerusa
di Stefano Rissetto
Promosso il recupero funzionale, la ricucitura del tessuto urbano, la riqualificazione architettonica e il riuso dello spazio aperto oggi inutilizzato

Restituire una nuova identità al centro di Masone attraverso la riqualificazione dell’area ex Cerusa e delle zone adiacenti, questo l’obiettivo del concorso di idee, nato su iniziativa dell’amministrazione comunale di Masone e sviluppato assieme all’Ordine degli Architetti PPC di Genova con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Milano, da oggi pubblicato sulla piattaforma telematica CONCORRIMI. La scadenza per la consegna degli elaborati è stata fissata per il 27 febbraio 2024.
Il concorso nasce per delineare le finalità di recupero funzionale, di ricucitura del tessuto urbano, di riqualificazione architettonica e di riuso dello spazio aperto oggi denominato “Area ex Cerusa” e di tutte le aree adiacenti, attraverso la ricerca di un nuovo rapporto tra il “paese vecchio”, sulla collina, e la zona urbana della fine dell’800, nata a seguito della apertura della strada Provinciale del Turchino.
“Per un piccolo paese come il nostro - sottolinea Omar Missarelli, sindaco di Masone - il concorso di idee rappresenta un'ottima opportunità in quanto consente di poter godere dell'attenzione e della competenza di molteplici professionisti, che si concentreranno su un unico e importante progetto urbanistico e sociale fondamentale per il futuro di Masone".
Obiettivo del concorso è infatti quello di delineare e rafforzare il senso di appartenenza e identità anche attraverso la valorizzazione delle aree lungo il torrente Stura, creando una zona verde diffusa comprendente una passeggiata con punti di affaccio panoramici verso il paese vecchio, un parco giochi per bambini e una zona fitness con percorso vita; è previsto anche l’inserimento di una struttura polifunzionale coperta, che possa essere utilizzata per manifestazioni pubbliche e fieristiche, nonché per servizi di tipo sociale e culturale, quali biblioteca e coworking, e il ripensamento complessivo della dotazione di arredo urbano.
“Data l’importanza strategica dell’opera e la sua intrinseca complessità - sottolinea Aldo Daniele, consigliere dell’Ordine Architetti PPC di Genova con delega ai concorsi e gare - il concorso di idee è sicuramente lo strumento opportuno a cui ricorrere in questa fase preliminare, con l’obiettivo di allargare la visione e raccogliere quante più idee e proposte differenti, rimandando a una seconda fase la sintesi delle stesse e i successivi approfondimenti tecnici per la predisposizione dei progetti".
La scelta di questa procedura riporta al tema dei concorsi di progettazione soprattutto ora che le indicazioni del Nuovo Codice potrebbero generare una flessione nell’uso di questo importante strumento. La qualità di un progetto è infatti garantita dalla combinazione di capacità tecniche e professionali, con una visione del futuro e con la ricerca di soluzioni innovative, che solo il concorso sa assicurare.
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