Marina Militare in crisi di attrattività: il Siulm denuncia carichi eccessivi, scarso riconoscimento e impieghi impropri
di Redazione
Il Siulm denuncia condizioni dure nella Marina Militare: turni prolungati, mansioni improprie e stipendi bassi allontanano i giovani e demotivano il personale.
Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari della Marina (Siulm) lancia un nuovo allarme sullo stato delle condizioni lavorative all’interno della Marina Militare, denunciando un quadro sempre più critico che rischia di compromettere l’attrattività e l’efficienza dell’intera forza armata.
Tra le problematiche evidenziate dal direttivo nazionale del sindacato spicca un dato significativo: l’età media a bordo delle navi supera i 45 anni, segnale evidente di un ricambio generazionale in stallo. A pesare sulla scelta dei giovani di non intraprendere la carriera militare sarebbero, secondo il Siulm, numerose criticità legate all’organizzazione del lavoro e al trattamento economico del personale.
Uno dei principali nodi sollevati riguarda l’eccessiva permanenza fuori sede. "Numerosi militari trascorrono almeno metà della propria carriera imbarcati o lontani dalla sede di assegnazione, spesso per lunghi periodi e senza reali possibilità di rientro", si legge nella nota diffusa oggi dal sindacato. Una condizione che rende sempre più difficile conciliare vita professionale e familiare, generando "stress, scarso morale e senso di sconforto" tra gli operatori.
Altro elemento di forte malcontento è l’impiego del personale in mansioni considerate "improprie" rispetto alla qualifica e al ruolo operativo dei militari. Esempi citati includono lo sfalcio dell’erba, la pulizia di aree esterne e persino lo spazzamento di cicche di sigarette. Un uso distorto delle risorse, secondo il sindacato, che mina la dignità professionale e indebolisce il senso di appartenenza al corpo.
Il Siulm sottolinea inoltre il disallineamento tra l’impegno richiesto e il riconoscimento economico. "Stipendi, indennità e compensi accessori non risultano adeguatamente aggiornati rispetto all’aumento del costo della vita", denuncia il sindacato, evidenziando come questo contribuisca a demotivare il personale e a rendere meno attrattiva la carriera militare per le nuove leve.
Alla luce di queste criticità, il Siulm chiede un intervento urgente da parte delle istituzioni competenti. Le proposte includono una maggiore trasparenza nei criteri di assegnazione, rotazione e trasferimento del personale, la riduzione dei periodi prolungati fuori sede, l’eliminazione degli impieghi impropri e un deciso investimento sul riconoscimento economico e sulla valorizzazione professionale del personale militare.
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