Maltempo, trovate morte le due donne scivolate nel Letimbro a Savona

di Fabio Canessa

2 min, 18 sec

Travolte su un guado mentre tornavano a casa, il bilancio sale a tre vittime

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/04/Video-Completo-VVF-Nucleo-SAPR-Nucleo-SAF-Nucleo-Sommozzatori-ricerca-e-recupero-salma.mp4 Sono scivolate martedì sera nel Letimbro, torrente nell'entroterra di Savona che le ha restituite, morte, un paio d'ore l'una dall'altra. Salgono così a tre le vittime accertate del maltempo che ha colpito il Nord Italia. La prima, Maria Grazia Milani, residente a Santa Margherita Ligure, è stata travolta ieri da un torrente a Castelnuovo Val Di Cecina (Pisa) mentre viaggiava in auto. Il suo corpo è stato ritrovato a circa 5 chilometri di distanza dal punto di caduta, vicino a un piccolo ponte dove c'è la stazione di rilevamento idrometrico della Regione Toscana. La seconda vittima è una donna di origine ecuadoriana: si tratta di Ana Luisa Perez Munoz, 38 anni, di professione badante, dispersa da martedì sera in località Castel Sant'Agata a Cimavalle, frazione nell'entroterra di Savona con la sua amica e connazionale Maria Clemence Tenorio, 60 anni, che si trovava con lei al momento della tragedia. [gallery columns="1" size="full" type="slideshow" ids="59906,59907,59908,59909,59910,59911,59912,59913,59914,59915,59916,59917,59918,59919" orderby="rand"] Secondo una prima ricostruzione tracciata dopo la testimonianza del compagno di Ana Luisa, le due donne stavano attraversando a piedi un piccolo guado sul torrente Letimbro per raggiungere la loro abitazione al di là del fiume quando, probabilmente ingannate dal buio e dalla corrente o a causa dell'impetuosità del torrente sono finite in acqua. A lanciare l'allarme è stato proprio il compagno di Ana Luisa Perez Munoz, Gino Lucia, 50 anni. I due stavano rientrando a casa dopo essersi recati in stazione a prendere l'amica di Ana Luisa, Maria Clemence Tenorio. L'abitazione della coppia si trova al di là del fiume e è collegata alla strada da uno stretto guado che non ha parapetti né ringhiere: vista la violenza della corrente e il fatto che il guado in quel momento era coperto dall'acqua per circa 30-40 cm, l'uomo aveva preferito non attraversarlo con l'auto. Per questo aveva fatto scendere le due donne perché rientrassero a piedi e era andato a parcheggiare poco distante. Al rientro in casa, però, non ha trovato nessuno: tornato fuori per cercarle, ha visto la compagna sbracciarsi nel torrente e poi scomparire all'interno di uno dei tubi che scorrono sotto il guado. Inutile il tentativo di soccorrerla. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, più che la violenza della corrente a ingannare le donne potrebbe essere stato il fatto che il guado non era visibile in quanto sommerso: per errore sarebbero quindi cadute nel fiume. Immediatamente sono scattate le ricerche: sul posto vigili del fuoco, soccorso alpino, squadre della Croce Rossa, protezione civile e sommozzatori. Impiegati anche alcuni droni. Verso le 15 è stato ritrovato il corpo di Ana, alle 18 quello di Maria. Il sostituto procuratore Claudio Martini ha effettuato un sopralluogo: è probabile che nelle prossime ore gli inquirenti effettuino una serie di verifiche per accertare se il guado era a norma per quanto riguarda la sicurezza.