Maersk e cinque porti del Nord Europa firmano un accordo "green"
di Edoardo Cozza
L'obiettivo è creare una nuova rete europea di corridoi verdi. Le autorità portuali sono Gdynia, Amburgo, Roenne, Rotterdam e Tallinn
Cinque autorità portuali del Nord Europa hanno stretto una partnership con il Mærsk Mc-Kinney Møller Center for Zero Carbon Shipping per creare una nuova rete europea di corridoi verdi. Le autorità portuali sono Gdynia, in Polonia; Amburgo, in Germania; Roenne, in Danimarca; Rotterdam, nei Paesi Bassi; e Tallinn, in Estonia. Il partenariato si concentrerà sulla creazione di corridoi verdi nel Nord Europa e nel Mar Baltico nella fase iniziale.
Il progetto dimostrerà la commercializzazione precoce di catene di approvvigionamento di combustibili alternativi. Elaborerà anche una tabella di marcia per scalare le catene di approvvigionamento, oltre a creare un progetto per lanciare corridoi verdi in altre località.
Nell'ambito dell'approccio graduale, il progetto realizzerà uno studio di prefattibilità per trovare potenziali rotte, tipi di navi e combustibili per formare influenti corridoi verdi nella regione. Lo studio di fattibilità sarà condotto per valutare la fattibilità tecnica, normativa e commerciale delle rotte preselezionate. Infine, il progetto aiuterà ad attuare la visione e creare corridoi verdi nell'Europa settentrionale e nel Mar Baltico.
Il progetto includerà anche ulteriori parti interessate pubbliche e private per mobilitare l'intera catena del valore necessaria per realizzare la visione.
L'iniziativa sosterrà la Dichiarazione di Clydebank annunciata alla COP-26 a Glasgow, in Scozia.
Bo Cerup-Simonsen, CEO del Mærsk Mc-Kinney Møller Center for Zero Carbon Shipping, ha dichiarato: “Questo è un passo fondamentale verso l'accelerazione della decarbonizzazione del settore marittimo e il raggiungimento delle ambizioni climatiche dell'UE per il 2030. Lo sviluppo di corridoi verdi è determinante per attivare le prime mosse del settore lungo la catena del valore e questo progetto può essere utilizzato come riferimento del settore per sviluppare progetti per nuovi modelli di business e identificare le interdipendenze dell'industria marittima".
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