Liguria, pesca, allarme Coldiretti: "In trent'anni scomparso un peschereccio su tre"
di Stefano Rissetto
Daniela Borriello: "Le marinerie sono un patrimonio culturale e lavorativo che va preservato"
In trent'anni, la pesca ligure ha perso un terzo delle proprie imprese, con gravi ricadute economiche e occupazionali. Coldiretti Pesca Liguria chiede una riforma urgente delle politiche europee per salvaguardare le marinerie.
Scomparsa delle imprese - La situazione della pesca italiana è allarmante: in tre decenni, sono spariti un terzo delle imprese ittiche, con 18.000 posti di lavoro persi e una flotta ridotta a sole 12.000 unità. L’Italia, che un tempo era uno dei principali produttori di pesce nel Mediterraneo, dipende ormai per l'85% dalle importazioni. Questo declino è ancora più preoccupante in Liguria, una regione costiera dove la pesca è cruciale per l'economia e la cultura locale.
Il contributo del Ministro Lollobrigida - Coldiretti Pesca Liguria ha accolto positivamente l'intervento del Ministro Francesco Lollobrigida al Consiglio Agrifish, in cui è stata ribadita la necessità di rivedere il Piano pluriennale per il Mediterraneo occidentale. Le attuali normative, nonostante un recente accordo che ha alleggerito alcune restrizioni, continuano a mettere a dura prova le marinerie italiane. "Le misure in vigore stanno creando difficoltà insostenibili per le marinerie liguri e italiane", ha dichiarato Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria.
Un settore strategico in crisi - La Liguria, con il suo Mar Ligure, è uno dei territori più colpiti da questa crisi. "Da anni vediamo una progressiva riduzione delle attività di pesca, un settore fondamentale per la nostra economia e per la sopravvivenza delle comunità costiere", affermano Boeri e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale di Coldiretti. L'assenza di un adeguato ricambio generazionale è uno dei fattori principali che ha portato al declino del settore, con meno di un marinaio su dieci sotto i 30 anni.
Un nuovo modello di sostenibilità - Coldiretti Pesca Liguria chiede l'adozione di un nuovo approccio alle politiche di pesca, che integri la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale. "Le marinerie sono un patrimonio culturale e lavorativo che va preservato", sottolinea Daniela Borriello, Responsabile Nazionale Coldiretti Pesca. Il futuro delle marinerie liguri dipende da politiche più flessibili e mirate a sostenere la competitività del settore, incentivando anche il ricambio generazionale e il mantenimento dell’occupazione.
Appello per la collaborazione - La federazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per definire un modello di pesca sostenibile che tuteli le coste, le imprese e i lavoratori. "Siamo pronti a lavorare fianco a fianco con le autorità competenti per creare un sistema di pesca che non comprometta la sopravvivenza del settore", conclude Borriello.
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