Liguria, nel 2019 quasi 80 milioni di turisti: hanno speso 5 miliardi e mezzo di euro

di Redazione

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Aumenta l'impatto del settore sull'economia ligure: +2,2% rispetto al 2018

Liguria, nel 2019 quasi 80 milioni di turisti: hanno speso 5 miliardi e mezzo di euro

L’Osservatorio Turistico Regionale presenta la settima edizione del focus sul “Valore Aggiunto del Turismo” (dati anno 2019), che ha lo scopo di stimare l’impatto economico che il settore ha sulla nostra regione. Considerando per il 2019 circa 79,4 milioni di presenze turistiche stimate in Liguria tra alloggi in strutture ricettive e permanenze nelle abitazioni private, si stima un impatto economico di oltre 5 miliardi e 550 milioni di euro, legato alle spese sostenute nel corso della vacanza da questi turisti.

Nel confronto con il 2018, si registrano una crescita dell’impatto economico sul territorio del +2,2%, conseguenza della crescita delle spese dei turisti che alloggiano in abitazioni private (+3,3%), una crescita della produzione dei beni e servizi acquistati dai turisti pari al +2,8%, ed un aumento delle unità di lavoro impiegate nella regione per produrre i beni ed i servizi acquistati dai turisti pari al 7,5%, a fronte di un calo dell’8,8% del PIL e del 6,7% delle importazioni nella regione di beni e servizi.

Complessivamente si calcola che ogni turista abbia speso in media 70 euro al giorno in Liguria nel 2019, considerando tutte le spese medie sostenute sul territorio, quali alloggio, ristorazione, shopping, spese per attività culturali e divertimenti e altre spese sostenute sul luogo di vacanza, ma anche spese di trasporto per la sola parte di viaggio realizzata nella regione. Nello stesso periodo ogni presenza turistica in Liguria risulta aver attivato 42 euro di PIL (meno dei 47 euro del 2018).

Facendo sintesi di questi dati emerge per la Liguria un bilancio tra luci ed ombre rispetto al 2018, con un trend sostanzialmente positivo in termini di presenze turistiche sul territorio, legate soprattutto al mercato parallelo delle abitazioni private e alla crescita di appeal nei confronti di un turismo internazionale in cerca di vacanze a misura di “famiglia”.