Liguria, morti sul lavoro triplicati in un anno, Cgil "Situazione inaccettabile", Cisl "La cultura della sicurezza non si inventa"

di Redazione

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Sono state 11.428 le denunce di infortunio lavorativo nella regione tra gennaio e luglio

Liguria, morti sul lavoro triplicati in un anno, Cgil "Situazione inaccettabile", Cisl "La cultura della sicurezza non si inventa"

Il consueto rapporto Inail sugli infortuni sul lavoro mette in luce la preoccupante condizione della sicurezza nel mondo del lavoro ligure: sono state 11.428 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria tra gennaio e luglio 2023.

"I dati parlano chiaro - commenta Maurizio Calà segretario generale Cgil Liguria -, la Liguria continua ad essere una regione in cui i numeri degli infortuni sul lavoro sono altissimi". Rispetto agli infortuni mortali i dati sono ancora più allarmanti: nei primi 7 mesi del 2023 sono state 15 le vittime sul lavoro contro le 6 dell'anno precedente (+ 150% sul gennaio-luglio 2022). "E' una condizione inaccettabile - continua Maurizio Calà -, le istituzioni non possono continuare ad ignorare una delle piaghe più odiose che affliggono il nostro Paese: non ci si può limitare ai messaggi di cordoglio. Bisogna mettere al centro dell'agire collettivo la vita umana e non il profitto. La realtà purtroppo insegna come laddove ci sono meno controlli, ovvero in appalti e subappalti, le regole vengono maggiormente infrante: per questo è necessario investire in formazione e in attività ispettiva - e conclude - la grave decisione del governo di aprire al subappalto a cascata deregolamenta ulteriormente il sistema degli appalti e potrebbe avere ulteriori gravi conseguenze."

Secondo i dati Inail elaborati da Marco De Silva responsabile dell'ufficio economico Cgil Genova e Liguria la media regionale ligure dei primi sette mesi del 2023 è di 1 morto a causa di lavoro ogni due settimane, con aumenti in tutte le province tra le quali si segnala Imperia con 4 infortuni mortali (+300%).

"Un dato agghiacciante, che peggiora una situazione già complessa - dice il segretario generale di Cisl Liguria Luca Maestripieri commentando i più recenti dati Inail -. L'incremento rispetto allo stesso periodo del 2022 è preoccupante, pari al 150%. Evidentemente, gli allarmi che già avevamo lanciato ai tempi del tragico bilancio dello scorso anno non sono bastati a creare un modello virtuoso. Particolarmente significativo è il confronto col dato nazionale, che cala dell'1,8%. Inoltre, nell’ultimo rapporto nazionale dell’Ispettorato del Lavoro i dati relativi alla Liguria segnalano un tasso di irregolarità, per quanto riguarda le ispezioni nelle aziende, molto alto: il 71,73%, tra i peggiori del Nord Ovest. Su 1.539 ispezioni, quasi 500 situazioni sono risultate irregolari mentre sono state 755 le violazioni accertate relativamente alle normative su salute e sicurezza dei lavoratori".

"Rapporti di lavoro precari, corsa al contenimento dei costi a scapito della sicurezza e scarsa propensione all'aggiornamento professionale sono fra le cause che quotidianamente mettono a repentaglio la salute dei lavoratori - conclude Maestripieri - Non possiamo accettare che si perda altro tempo: bisogna fortemente incrementare i controlli, da subito. Lo ripetiamo ancora, va rinforzata anche la formazione. La cultura della sicurezza non si inventa".