Liguria, Legambiente soddisfatta per sentenza contro la ricerca del titanio nel Tariné e Parco del Beigua

di Redazione

1 min, 18 sec

"Ora bisogna negare permessi anche a ricerche in Parco Aveto"

Liguria, Legambiente soddisfatta per sentenza contro la ricerca del titanio nel Tariné e Parco del Beigua


Legambiente Liguria esprime "grande soddisfazione in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso presentato dalla Compagnia Europea per il Titanio nel 2022 e rappresenta la pietra tombale su qualsiasi ipotesi di sfruttamento minerario del comprensorio del Tariné e del Parco del Beigua". "Dopo la sentenza del TAR Liguria arriva quella del Consiglio di Stato - dichiara Stefano Bigliazzi, Presidente Legambiente Liguria - avevamo chiesto ripetutamente che si arrivasse a questa conclusione e lo abbiamo fatto in questi anni sostenendo la popolazione con manifestazioni, documenti e raccogliendo oltre 25mila firme per chiedere che venisse ritirato il decreto 1211-2021 con cui la Regione Liguria ha concesso il permesso di ricerca per tre anni alla Compagnia Europea del Titanio". Ma non c'è solo la questione del titanio sul Beigua. Aggiunge Bigliazzi: "L'auspicio, è che allo stesso modo venga negato il permesso di ricerca minerario "Monte Bianco" per rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto, nickel, predisposto dal Ministero della Transizione Ecologica che coinvolge il Parco dell'Aveto e che le amministrazioni comunali di Sestri Levante, Ne, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese e Maissana hanno impugnato per l'area del Monte Verruga, Monte Zenone, Roccagrande, Monte Zatta, Passo Bocco, Passo Chiapparino, Monte Bossea, Punta Baffe, Punta Moneglia e Val Petronio". A monte va comunque affrontato il tema di come recuperare le "materie prime" necessarie. Per l'associazione ambientalista la risposta non è aprire cave e miniere ma, grazie alle moderne tecnologie, riciclare e riutilizzare tutte le materie prime di cui abbiamo bisogno evitando che finiscano in discarica - come tra l'altro chiede l'UE con la Direttiva sull'economia circolare".