Liguria, il 2020 nero di bar e ristoranti: oltre 1000 il saldo chiusure-aperture
di Edoardo Cozza
A soffrire maggiormente Genova, ma a livello nazionale dati "da bollettino di guerra" ha dichiarato il presidente di Fipe-Confcommercio Stoppani

Il rapporto sulla ristorazione 2020 pubblicato dalla Fipe-Confcommercio è drammatico come un "bollettino di guerra": non usa giri di parole il presidente nazione dell'associazione di categoria Lino Enrico Stoppani, che analizza in maniera cruda, dura l'andamento di bar e ristoranti nell'anno della pandemia.
Anche Genova e Liguria soffrono in maniera decisa: le imprese di ristorazione o, più in generale, di somministrazione di cibo e bevande che hanno chiuso i battenti superano di 1026 unità quelle che hanno dato il via alla propria attività. Circa la metà di questa differenza aritmetica si è vissuta nel solo capoluogo di regione.
A pesare sull'andamento del settore in Ligura anche l'altalena di colori: nello studio di Fipe-Confcommercio emerge come sia stata la regione più soggetta a variazioni di colore: 19 i cambiamenti tra giallo, arancione e rosso: nessun altro territorio ha avuto così tante modifiche di valutazione.
Ma il rapporto sulla ristorazione fa emergere anche qualche sfiziosa curiosità, soprattutto sui prezzi di alcuni prodotti. Per esempio un caffè a Genova costa mediamente 1,01 euro: sono 21 centesimi in più di Catanzaro (la meno cara), ma anche 20 centesimi meno della città più cara, ovvero Trento.
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